Il Cosenza ha svoltato la sua stagione in positivo. Dopo la vittoria contro la Spal, si impone al 95′ in casa della capolista Frosinone ponendo le fondamenta per un’altra clamorosa impresa. Al cospetto della prima compagine che sarà promossa in Serie A i Lupi non hanno sfigurato, anzi hanno tenuto botta e sfruttato una dopo l’altra le autostrade che si spalancavano verso Turati. Fino alla zampata, la seconda consecutiva, di Brescianini.

Il reparto che ha fatto la differenza è stata la mediana, dove anche Voca, Florenzi e poi Kornvig meritano una menzione particolare. Chiudendo ogni traiettoria di passaggio e ribaltando l’azione, hanno consentito al loro portiere di passare un sabato tranquillo. Se qualche settimana fa i calabresi sembravano spacciati, di colpo si sono candidati alla salvezza. L’ennesima, come al solito miracolosa.

Dal 1’ gli ex Baez, Caso e Garritano

Vali deve rinunciare a Rispoli, Rigione e Marras squalificati. Allora rilancia Martino come terzino destro e propone la coppia di marcatori Vaisanen-Meroni. Alle spalle di Zilli, confermato, ci sono Nasti e D’Urso. Grosso invece regala sorprese specialmente in attacco dove non giocano Insigne e Mulattieri. Le ali sono gli ex Caso e Baez, il centravanti è Moro e non Mulattieri. Il cosentino doc Garritano agisce invece da mezzala.

I padroni di casa timbrano la traversa dopo 12’. Caso va via sulla fascia di competenza e crossa basso. Moro, che anticipa Vaisanen, calcia a botta sicura centrando però il legno. Il copione è quello annunciato: ciociari alla costante ricerca del vantaggio, ospiti attenti a non dare profondità e a ripartire. Micai, scampato il pericolo iniziale, non corre ulteriori rischi fino al break perché i suoi compagni concedono spazio fino a poco fuori dall’area di rigore, ma poi si chiudono ermeticamente. E’ Florenzi, dalla parte opposta, a chiamare in causa Turati a margine di un break sulla trequarti e a lanciare un timido messaggio al match.

Grosso sbilancia il Frosinone

Grosso lascia Garritano e Cotali negli spogliatoi e si ripresenta con Fabrotta e Insigne. Il baricentro si alza sensibilmente, così come la pressione offensiva, quando esce anche Baez per far spazio a Mulattieri e al 4-2-4. Il match si infiamma: a Nasti viene strozzato l’urlo in gola per un fuorigioco che c’è, Insigne ciabatta un sinistro che aveva presupposti diversi e Brescianini costringe Turati alla presa bassa. Cosa che fa anche Finotto quando al 28’ a margine di una bella cavalcata va vicino al vantaggio. E’ l’ultima vera occasione dell’incontro prima della ripartenza di Delic e dell’appoggio di Kornvig a Brescianini. La festa dei mille tifosi al seguito esplode fragorosa.

Il tabellino di Frosinone-Cosenza

FROSINONE (4-3-3): Turati; Oyono, Lucioni, Szyminski (16’ pt Kalaj), Cotali (1’ st Frabotta, 30’ st Monterisi); Garritano (1’ st Insigne), Boloca, Gelli; Baez, Moro, Caso. A disp.: Loria, Marcianò, Bocic, Sampirisi, Oliveri, Borrelli, Bidaoui, Mulattieri. All.: Grosso
COSENZA (4-3-2-1): Micai; Martino (28’ st Venturi), Vaisanen, Meroni, D’Orazio; Brescianini, Voca (48’ st Calò), Florenzi; D’Urso (19’ st Kornvig), Nasti (28’ st Delic); Zilli (19’ st Finotto). A disp.: Marson, Lai, La Vardera, Salihamidizic, Agostinelli, Prestianni, Cortinovis. All.: Viali
ARBITRO: Baroni di Firenze
MARCATORI: 50’ st Brescianini (C)
NOTE: Spettatori circa 11mila con 879 tifosi del Cosenza. Ammoniti: Lucioni (F), Nasti (C), Kalaj (F), Brescianini (C), Frabotta (F), Voca (C). Angoli: 4-3 per il Frosinone. Recupero: 4’ pt - 5’ st