Due vittorie consecutive che cambiano una stagione: adesso la paura non c'è più e Inzaghi fa bene a sognare. Il perché dei complimenti al 94 amaranto
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Due vittorie molto, ma molto più importanti di quanto non si pensi. I sei punti collezionati dalla Reggina contro Perugia e Venezia regalano agli amaranto, oltre al ritorno a un doppio successo che mancava addirittura da novembre, la serenità di vivere un finale di stagione con lo sguardo puntato verso l'alto. La preoccupazione di finire risucchiati nella zona bassa era tanta ed era anche motivata: la corsa che stanno facendo le squadre fra i 40 e i 34 punti non è assolutamente banale e la quota salvezza, quest'anno, sarà elevata.
L'eventuale ko al Curi o contro gli arancioneroverdi avrebbe potuto complicare le cose, soprattutto nel caso in cui possa arrivare nei prossimi giorni, magari anche solo momentaneamente, il segno meno in classifica. Inzaghi ha capito cosa doveva sistemare: il 3-5-2, marchio di fabbrica del calcio a Reggio Calabria, ha ridato equilibrio alla Reggina, come ipotizzavamo un mesetto fa. Le due vittorie, poi, hanno reso la preoccupazione ed euforia e occhio a quello che può fare questa squadra, tornata quinta, in preda all'entusiasmo. Non si intendono fare voli pindarici: l'1-3 di Perugia e l'1-0 sul Venezia sono anche frutto di un po' di quella buona sorte che tanto era mancata nel nuovo anno. Ma tant'è: nel calcio senza quella non si vincono coppe e campionati.
La classifica e il calendario
Adesso, come detto, si pensa ai playoff. Il margine sul Palermo nono è di cinque lunghezze: qualora anche arrivassero quattro punti di penalizzazione per il caso scadenze, la Reggina sarebbe dentro. Questo è un ottimo punto di partenza per una corsa che è appena cominciata e ben distante dalla fine: ora più che mai serve remare tutti dalla stessa parte, anche perché arriverà un calendario potenzialmente favorevole.
Nelle ultime sei giornate, Ménez e compagni dovranno affrontare, infatti, Benevento e Brescia (ultime due della classe), Como e Ascoli, che per allora dovrebbero esser già salve, oltre che il Frosinone, ormai ad un passo dalla A e che il primo maggio (giorno del viaggio amaranto allo Stirpe potrebbe già aver festeggiato. L'unico scoglio di una certa importanza sarà l'incrocio col Bari al San Nicola. Un cammino, tutto sommato, che potrebbe portare fra i 10 e i 12 punti: sarebbero garanzia di disputa dei playoff. E, qualora ne arrivassero anche di più, si potrebbe anche cercare di evitare il turno preliminare, cercando il ritorno fra le prime quattro.
Liotti, esempio
Infine, in casa Reggina, c'è da fare un elogio a Daniele Liotti. Con umiltà e sacrificio, il giocatore calabrese ha dimostrato di tenere alla maglia: ha cambiato posizione in estate pur di rimanere nei piani di Inzaghi (bravo a esaltarlo), giocando spesso spezzoni, trovando ancor meno spazio nella crisi invernale. Ieri, con il Venezia, ha propiziato il gol decisivo, giocando una gara di spirito. Il ragazzo è uno dei veterani (arrivò a metà della stagione della promozione dalla C alla B) e da tal si comporta, al di là di qualsiasi discorso puramente tecnico. A Cesare ciò che è di Cesare: Daniele Liotti merita più di un applauso.