Il tecnico rossoblù ha commentato la sconfitta subita dai suoi con due gol degli emiliani arrivati nel finale: «C'è delusione perché non puoi lasciare punti dopo una prestazione del genere»
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Il tecnico rossoblù Massimiliano Alvini
L’amarezza si evince dal suo viso già al triplice fischio dell’arbitro Alberto Santoro della sezione di Messina. Alvini lascia il campo rabbuiato dopo la sconfitta contro il Sassuolo (2-1), con il Cosenza che era passato in vantaggio al 60’ con Venturi, ma ha subito la rimonta degli uomini di Grosso nel finale. A decretare la sconfitta finale le reti di Moro (87’) e Lipani (90’). Delusione che il tecnico rossoblù non nasconde nella conferenza stampa post gara al Mapei Stadium.
Alvini: «Oggi abbiamo regalato dei punti»
«Più che rammarico c’è la rabbia per non averla saputa gestire dopo l’87’, non puoi perdere una partita così: c’è tutta la delusione per non essere riusciti a fare tutto quello che avevamo fatto bene fino a quel momento lì, è solo colpa nostra». Parte da qui la disamina della sconfitta dei suoi da parte del tecnico toscano. «C’è delusione perché non puoi lasciare punti dopo una prestazione del genere e dobbiamo capire che questo non ce lo possiamo permettere perché essere in vantaggio meritatamente fino all’86’ qua, poi non puoi perdere una partita del genere. Bisogna assolutamente migliorare questa situazione per noi perché non basta più giocare bene come stiamo facendo, oggi abbiamo clamorosamente regalati i punti».
«Mazzocchi? Si è sentito male, ma non è quella, doveva esserci una gestione diversa. Non c’era lui e nemmeno Martino che potevano giocare, peccato, però non è un’assenza del genere che determina. Non puoi perdere – continua Alvini – una partita del genere dopo una prova così. Dobbiamo fare quel salto, perché oggi passi quattro giorni a battere la testa nel muro perché non puoi perderla, non puoi perderla».
E sulla sconfitta Alvini non trova alibi: «No, è mancata scaltrezza, furbizia, lo dico in termini gentili, capire che in quel momento lì la partita va portata a casa, una gestione diversa in casa, buttare magari la palla, mettersi bene, è mancato quello. Non c’è stata stanchezza, è mancata quella scaltrezza, furbizia, che ci serve per raggiungere l’obiettivo. La squadra ha sbagliato una sola partita su 20, ma bisogna essere consapevoli di portare a casa quel risultato che meritavi, manca quella cosa lì, punto».
Il messaggio ai tifosi: «Grazie, loro vedono che stiamo dando tutto»
«Abbiamo messo Ricciardi al posto di Ciervo, non è cambiato tantissimo, sicuramente abbiamo sbagliato l’uscita. Riccardo ha fatto una prova importante ma è entrato un giocatore di qualità al suo posto. Non è un cambio che determina, noi possiamo fare quella crescita. Il Cosenza è una squadra viva, ha idee, per fare il salto di qualità manca qualcosa. Un messaggio ai tifosi? Li devo solo ringraziare, mi dispiace perché venire qua e fare questo tipo di partita, non portare a casa niente, la responsabilità è nostra. La prestazione è stata notevole ma non abbiamo portato a casa niente. Ai tifosi solo grazie, loro vedono – ha concluso Alvini – che stiamo dando tutto, da questo punto c’è feeling».