La prova più dura. La Reggina di Alfredo Aglietti è attesa all’Arena Garibaldi, fortino difficilmente espugnabile del Pisa di Luca D’Angelo, capolista con merito del campionato di Serie B. Squadre diverse, accomunate dallo stesso imperativo: vincere per continuare a convincersi di poter concorrere per il salto verso quella Serie A che a Pisa come a Reggio manca ormai da tanti anni.

Filosofie a confronto: la gioventù nerazzurra, incarnata dal capocannoniere Lorenzo Lucca, contro l’esperienza amaranto, idealmente rappresentata dall’altro bomber, Andrej Galabinov. Più che un mis-match, come si suol dire nel basket, una sfida ad armi pari: una stazza importante per entrambi e la centralità nei reparti offensive delle proprie squadre. A livello numerico: cinque gol per l’ex Palermo, in passato seguito proprio dalla Reggina e oggi sul radar di Roberto Mancini, tre per il bulgaro. 

Non sarà, però, solo una questione di bomber, ma anche di guantoni. A difendere le due porte ci saranno Nicolas da una parte e Micai dall’altra. Il primo, ex della gara, ritrova il suo recentissimo passato, divenuto tale dopo un lungo tira e molla con Taibi che lo ha visto declinare l’offerta di prolungamento in riva allo Stretto. L’altro a Reggio ci è arrivato in estate, proprio per sostituire il brasiliano, legittimando partita dopo partita la fiducia della dirigenza amaranto. 

Attenzione, poi, a duello della working class hero: in the miedfield, a centrocampo, sarà grande battaglia fra Crisetig e Marin. Prototipi diversi di centrocampisti, stessa identica valenza per i propri compagni: sono le menti, i metronomi delle manovre di Reggina e Pisa. Da loro passa il fosforo che Aglietti e D’Angelo cercano, da loro passeranno i ritmi di una partita molto attesa. 

Tante, quindi, saranno le sfide nella sfida. Ne stavamo dimenticando una: quella che ci sarà sulle tribune, su cui sono attesi oltre 5mila spettatori, di cui almeno cinquecento di fede amaranto. Una spinta in più per regalare a tutti un pomeriggio di spettacolo.