Rischia di saltare anche l'accordo con Roberto Stellone. Nella tardissima serata di ieri, la tifoseria organizzata della Reggina ha espresso contrarietà all'addio del Ds
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L’addio di Massimo Taibi, sorprendente e già contestato apertamente dai tifosi, obbliga la Reggina a ricominciare da capo la programmazione della prossima stagione. Le vicende societarie, sia chiaro, avevano fatto sì che tutte le scelte a livello tecnico fossero rimandate ma va sottolineato come del lavoro era stato comunque portato avanti: si era, come vi avevamo raccontato, raggiunto un accordo con Roberto Stellone e sondate Fiorentina e Sassuolo per allestire delle vie preferenziali inerenti l’arrivo di giovani da due delle cantere più floride del panorama italiano. C’erano già dei nomi, alcuni più o meno vicini.
Doppio addio?
La scelta della nuova società di allontanare Taibi rischia di congelare tutto ulteriormente, se non completamente abortire quanto fatto fin qui. A partire proprio da Stellone, il cui contratto era di fatto pronto a partire. Mai come ora, in casa Reggina, tutto è in divenire: a stretto giro di posta sono attese comunicazioni in merito. Da sottolineare come l’ipotesi di un esonero, al momento quella che trapela, graverebbe le casse sociali di un contratto - quello di Taibi - che sarà valido ancora per due anni.
Tifosi: «Preoccupati e per nulla contenti»
Come detto, già nella tardissima serata di ieri, la tifoseria organizzata della Reggina ha dimostrato con un comunicato di non gradire la scelta che porterebbe Massimo Taibi lontano dallo Stretto. Una totale distanza che ha toccato anche il possibile - e probabile - ritorno di Gabriele Martino.
La nota dei Diffidati Liberi
«Preoccupati e per nulla contenti. E' il nostro pensiero dopo le ultime notizie che da ieri girano in città. Si perché la Reggina prima di tutto è nostra. Dei tifosi e della città di Reggio Calabria.
Se ciò che stiamo sentendo leggendo è vero dobbiamo concludere che non c'è stato un minimo di rispetto per chi ha lavorato giorno e notte per salvare la nostra amata Reggina. Se dobbiamo dirla tutta ci saremmo aspettati anche un pensiero ed un ringraziamento per una tifoseria come la nostra che è sempre stata al fianco della maglia amaranto. Siamo felici che si parli di trasparenza e nuovi corsi e rispettiamo il nostro passato. Ma ci sono persone che ormai hanno fatto il loro tempo.
E se parliamo di possibili direttori generali noi non dimenticheremo mai quello che stava succedendo qualche anno fa con la Reggina pronta a fallire un'altra volta dopo il pignoramento dell'avvocato Grassani. Ci auguriamo che le voci sul nuovo organigramma siano infondate perché determinati errori possono pesare sul presente e sul futuro. Se questo accadrà come sempre a rimetterci saremo noi, i VERI INNAMORATI DELLA NOSTRA REGGINA».