I numeri, si sa, non mentono. Non lo fanno soprattutto se applicati allo sport in generale e al calcio in particolare. E quelli messi in fila dalla Reggina sono da retrocessione diretta. Almeno quelli conquistati nelle ultime 4 partite: zero.

 

Quanti gol subiti. Gli amaranto hanno inanellato 4 kappaò di fila. Scivolando dalla zona centrale della graduatoria al terzultimo posto. Nessuno nel girone C di terza serie ha fatto lo stesso. Neppure il Catanzaro ultimo o il Melfi penultimo. Quel Melfi che domenica scorsa ha infilato per tre volte la difesa amaranto portando a 12 i gol subiti nelle ultime 4 partite. Praticamente tre ogni 90 minuti.

 

Sterilità preoccupante. A preoccupare i tifosi è anche la sterilità sotto porta. La Reggina non segna da 310 giri d’orologio. Un’eternità soprattutto per una squadra che fa dei movimenti offensivi la sua prerogativa.

 

Crollo verticale. Un crollo verticale che fa della squadra dello Stretto la butta copia di quella vista nelle prime 9 gare di campionato. Non un gruppo spettacolare ma neanche così profondamente in difficoltà. Una squadra capace di rianimare praticamente tutte le dirette concorrenti per la salvezza. Quel mantenimento di categoria che ad oggi resta l’unico obiettivo possibile. E non più scontato, camminando con questo ritmo.