Polverizzati i 1100 biglietti nel settore ospiti, ma molti supporter reggini residenti al Nord potrebbero acquistare tagliandi anche negli altri settori
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«Da qui a gennaio succederà sempre che ci saranno variazioni di formazione perché voglio vedere tutti i miei giocatori durante la partita». Firmato Pippo Inzaghi.
La Reggina avrà un mese di vero e proprio tour de force davanti a sè, con ben quattro gare in 17 giorni. Ben tre si giocheranno da domenica 4 a domenica 11 dicembre, considerando l'infrasettimanale previsto il giorno dell'Immacolata. Le due trasferte lombarde contro Brescia e Como verranno spezzate dal big match interno con il Frosinone, a cui amaranto e ciociari, vada come vada in questo weekend, si presenteranno con le vesti delle prime due forze del campionato cadetto, considerando che Ménez e compagni vantano 3 punti di vantaggio sulle terze (proprio Brescia e Genoa).
I tre impegni molto ravvicinati, dunque, saranno l'ideale occasione per Inzaghi di testare la profondità della rosa a disposizione, dando minutaggio a chi nelle ultime settimane ne ha avuto di meno.
Chi può trovare spazio
Su tutti spiccano i nomi di Federico Ricci e Lorenzo Crisetig. Entrambi sono giocatori di cui Inzaghi ha grande stima, malgrado durante le ultime partite abbiano giocato di più i vari Cicerelli, Canotto e Hernani, gli ultimi due letteralmente esplosi nell'ultimo mese. Ricci potrebbe già giocare dall'inizio a Brescia, visto che in settimana è stato fra i più pimpanti al Sant'Agata.
Problemini per Gagliolo
Chi non sta benissimo, invece, è Riccardo Gagliolo. Il difensore centrale già da qualche settimana soffre di alcuni problemini fisici e al Rigamonti potrebbe rifiatare, anche in vista dell'incontro col Frosinone. A Brescia, dunque, potrebbe vedersi la coppia Camporese-Cionek, escluso dagli undici iniziali nel corso delle ultime quattro partite.
Atteso minutaggio per Federico Santander, perlomeno per iniziare a fargli mettere minuti nelle gambe, così come è possibile che venga concesso l'esordio anche a Bouah, fin qui mai visto dal suo arrivo a fine mercato per via dell'esplosione nel ruolo di Pierozzi.
Problema tifo a Brescia?
La gara che Ménez e compagni giocheranno a Brescia peraltro sarà l'occasione di nuovo esodo per i tanti aficionados reggini, che velocemente hanno polverizzato i circa 1100 biglietti a disposizione, l’intera capienza del settore ospiti. Una porzione del Rigamonti che però non è stata sufficiente a saziare la fame di Reggina dei tanti tifosi amaranto.
Subito dopo il sold-out, infatti, molti di coloro rimasti senza tagliando - molti dei quali residenti in Lombardia o Piemonte - si sono adoperati per non rimanere fuori dal Rigamonti e, come spesso accade, tanti hanno acquistato un biglietto nei settori adiacenti quello ospite, che il Brescia Calcio almeno ad oggi non ha inteso ampliare, come invece fatto da Parma, Modena e Venezia. Una situazione che non è piaciuta al tifo organizzato locale, che nella giornata di ieri ha emesso un comunicato in merito alla vicenda, invitando i supporter delle rondinelle ad acquistare i tagliandi del settore gradinata, al fine di arginare l’invasione amaranto.
La nota del gruppo “Ultras Brescia 1911 EX-Curva Nord”
«Purtroppo – si legge – in vista della partita di domenica si sta creando una situazione a dir poco esplosiva, anche se la società – come spesso accade – non se ne rende nemmeno conto (oppure, peggio ancora, semplicemente se ne frega!). Il settore ospiti infatti è già esaurito, e difficilmente apriranno un altro spicchio dello stadio da destinare ai tanti tifosi reggini – molti dei quali residenti al Nord Italia – che vogliono giustamente seguire la propria squadra del cuore in trasferta.
Con la Curva Nord che con ogni probabilità andrà esaurita molto presto; con la Curva Sud che – ahinoi – quest’anno non è mai stata aperta nemmeno per i tifosi biancoblù; si rischia di avere la gradinata piena di “occasionali” tifosi della Reggina che – con ogni probabilità – non sono mai entrati in un impianto di calcio di un certo tipo, e ignorano dinamiche, tradizioni, principi, valori, linee di confine, e regole non scritte che sono sempre state alla base del tifo calcistico bresciano (non solo di quello organizzato, sia chiaro).
Sinceramente se si parlasse dei gruppi organizzati provenienti da Reggio Calabria, ci preoccuperemmo molto meno, proprio perché gli Ultras, quelli veri, che a volte ci è anche capitato di incontrare di persona, conoscono i propri limiti, rispettano i propri “rivali”, e non metterebbero mai in una situazione “stressante” un altro gruppo, soprattutto all’interno di uno stadio e in un periodo come questo, dove la caccia alle streghe nei confronti del tifo organizzato è sempre aperta».