Siamo solo a ottobre, sono trascorse appena cinque giornate, ma il tempo a disposizione sembra già essere risicato. Siracusa-Reggina è già un crocevia fondamentale per la stagione amaranto, che deve iniziare a decollare se vuole evitare di prendere una brutta piega. La Scafatese di Franco Fabiano continua a non sbagliare un colpo: cinque vittorie in cinque partite, 13 goal fatti e uno subito e all’orizzonte il match contro il fanalino di coda Akragas.

È inciampato una sola volta invece, all’esordio contro il Sambiase, il Siracusa di Marco Turati - che dalla seconda giornata ha inanellato quattro vittorie consecutive con 9 goal fatti e 0 subiti. Durante la scorsa stagione, gli azzurri hanno battuto ben tre volte gli amaranto: 2-1 all’andata al Granillo, 1-0 al De Simone e nuovamente 2-1 nell’ultima finale play-off del Girone I. Una bestia nera che potrebbe continuare a essere tale se gli uomini di Pergolizzi non cambiano marcia.

Le vittorie contro Città di Sant’Agata e Ragusa avevano forse illuso sulla crescita degli amaranto, che contro l’Acireale di Epifani si sono lasciati travolgere dal nervosismo dopo un buon inizio di partita. La Reggina spreca tante ottime occasioni da rete, l’arbitro non fischia un rigore che sembrava netto e da lì Barillà e compagni perdono la testa – subendo un brutto goal in contropiede e rimanendo in dieci uomini per via dell’espulsione a Ba. Tutto in salita, dunque, in vista del recupero del 16 ottobre, tre giorni dopo il big match contro il Siracusa – che proprio per questo motivo assume ancora più valore.

Contro i granata il tecnico amaranto aveva sorpreso tutti schierando un atipico 4-3-3 con Provazza per la prima volta titolare nel tridente con Barranco e Giuliodori – che si conferma ancora una volta duttilissimo. La mossa si rivela anche azzeccata, visto che la Reggina crea tanto nei primi 25-30 minuti. Il problema è stato sprecare troppo e farsi trovare disattenti su uno dei pochi tentativi offensivi degli avversari. 

Quali mosse farà ora Pergolizzi in vista dello scontro diretto del De Simone? L'ex Campobasso spera innanzitutto di recuperare Porcino, anche se l’impiego da titolare del forte esterno rimarrebbe in forte dubbio. Il rebus principale, in questo momento, pare essere l’attacco: al di là di Barranco, che sembra certo del posto, l’allenatore reggino sta ruotando tutti gli altri interpreti: nelle prime tre è partito dal 1’ Ragusa, poi Rajkovic e infine Provazza.

È giusto che il tecnico voglia lasciare spazio al ricco parco attaccanti che si ritrova – così come è giusto cambiare a seconda dell’avversario - ma dare stabilità in questo momento sembra necessario. Sugli spalti e da casa, nel frattempo, non tira una buona aria, con i tifosi che sin da subito pretendono una Reggina vincente e consapevole di ciò che fa. Il match contro il Siracusa può dire molto sulle ambizioni e sull'attuale progetto tecnico della società dello Stretto.