Il rinvio del match contro il Castrum Favara ha complicato i piani degli amaranto, momentaneamente al quarto posto in classifica e a sette lunghezze dal Siracusa capolista
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Preso atto del rinvio del match contro il Castrum Favara, la Reggina si è messa subito al lavoro per preparare l’ultima partita dell’anno solare. Domenica 22 dicembre è, infatti, in programma al Granillo la sfida contro la Sancataldese.
L’imperativo, probabilmente, è anche banale da dover rimarcare: servono i tre punti, a maggior ragione nella situazione attuale. La decisione di non giocare al Bruccoleri di Favara, a posteriori, penalizza ancor di più la truppa di Trocini – consapevole adesso di dover recuperare sette punti al Siracusa primo in classifica.
Come se non bastasse, le vittorie di Sambiase e Scafatese hanno fatto scivolare al quarto posto gli amaranto. Una stagione sempre più in salita per Barillà e compagni, che proprio adesso devono dimostrare di essere all’altezza dell’obiettivo prefissato.
Il calciomercato dicembrino non ha fatto fare alcun salto di qualità alla rosa reggina. La società dello Stretto ha tentato il colpaccio Convitto, scontento dello scarso minutaggio a Siracusa ma la società del patron Ricci ha risposto con un secco “no”.
Un muro che ha poi spinto gli amaranto a ripagare con la stessa moneta nel momento in cui gli aretusei hanno chiesto Racine Ba. Scintille non solo in campo, dunque, per due società che, giustamente, hanno paura di rinforzare una diretta concorrente.
La Reggina chiude allora questa breve finestra di calciomercato con gli innesti di Paolo Grillo, Antonio Lagonigro e Andrea Aluisi. Via Katsaros, Malara e per ultimo Bonacchi, che si è accasato in extremis al Cassino.