Saladini dice addio, arriva (sub iudice) l'AU di Mela Production e MMR Cinema. I numeri delle sue aziende e l'analisi delle motivazioni del Coni
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Addio Felice Saladini, la Reggina passa (sub iudice) a Manuele Ilari. La notizia che è arrivata nella serata di ieri è di quelle che spostano gli equilibri, almeno in maniera per il momento. Il nuovo proprietario è l'imprenditore romano, a condizione però che la squadra amaranto, in un modo o nell'altro, si prenda l'ammissione alla prossima Serie B.
Un passaggio di proprietà, lo diciamo chiaramente, fin troppo avvolto nel mistero, nella riservatezza ma soprattutto avvenuto in un contesto grottesco.
L’identikit | Chi è Manuele Ilari? L’imprenditore romano nuovo proprietario della Reggina
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Ilari si prende la Reggina con riserva, con una clausola che straccerà l'accordo in caso la battaglia legale orchestrata dal suo predecessore Saladini fallisse. Ma sono tanti i punti oscuri di una vicenda che non sta piacendo ai tifosi, impauriti dalla possibilità che l'imprenditore romano sia l'ennesimo bluff.
I dati di Manuele Ilari
Partiamo con alcuni dati di fatto. Dopo un primo veloce identikit, uscito su queste colonne nella serata di ieri, si è andati a scavare su chi è ma soprattutto sulle possibilità economiche di Manuele Ilari. È francamente inutile girarci intorno: se non hai i soldi nel calcio non ci puoi stare, al netto di quanto tu sia bravo o meno a fare cinema. De Laurentiis è bravo a fare cinema, ma ha anche i soldi. Ferrero, per citarne un altro, abbiamo visto che fine ha quasi fatto fare alla Sampdoria.
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Partiamo dai dati: il signor Manuele Ilari ricopre oggi il ruolo di amministratore unico di quattro società: Mela Production, MMRCINEMA, Mel Immobiliare e Madison Village. Se di queste ultime due non si conoscono dati ufficiali, di Mela Produzione e MMR Cinema qualcosina in più c'è, seppur risalente al 2021. La tabella seguente mostra dei numeri interessanti e, va detto, francamente anche poco incoraggianti.
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Nel 2021, infatti, Mela Production chiudeva il proprio bilancio non consolidato con un patrimonio netto di 2,6 milioni di euro, 14 dipendenti registrati e un utile di poco meno di 800mila euro. Numeri francamente bassi se si vuol mantenere una società di calcio di Serie B. Rimarchiamo, comunque, che tutto ciò si riferisce al 2021: magari negli ultimi 24 mesi gli introiti sono aumentati in maniera esponenziale.
L’accordo | Manuele Ilari nuovo patron della Reggina: ceduto il 100% delle quote
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Ilari, come già spiegato ieri, viene poi da un anno in cui per tre volte era stato vicino all'ingresso del mondo del calcio. Prima ad Alessandria, poi a Catania. Sull'approdo nella città etnea, in cui avrebbe dovuto sostanzialmente rifondare il club, fallito e sprofondato in D, si era sbilanciato molto, mettendo addirittura in dubbio il patrimonio di Rosario Pelligra, miliardario italo-australiano già amato dalla piazza rossazzurra, tornata subito in C sotto la sua guida. Nell'affare Catania, peraltro, Ilari aveva dichiaratamente coinvolto Helbiz, azienda attiva nel campo dei monopattini elettrici e che per due anni ha trasmesso in Italia e all'estero il campionato di B. Quest'anno Helbiz, però, ha rescisso il contratto con la Lega, risultando inadempiente dal punto di vista economico. Ma questa è un'altra storia. Al suo fianco, poi, Pelligra aveva annunciato la presenza possibile a Catania di Antonio Tempestilli, già passato a Reggio Calabria sotto la gestione Luca Gallo.
Ilari, poi, aveva tentato anche l'avventura calcistica oltre Stretto. Da marzo a giugno, infatti, l'imprenditore ha tentato anche l'acquisto del Messina. Nonostante l'intenzione del patron peloritano Sciotto di passare di mano, però, i dialoghi e le offerte non hanno mai soddisfatto le richieste, con Ilari che è sempre stato la seconda opzione del calcio messinese, dietro Fabrizio Mannino.
Un mese e mezzo dopo, dunque, l'amministratore unico di Mela Production e MMRCINEMA è riuscito a inserirsi nel calcio, prendendo una Reggina ha quantomai bisogno di credibilità e, ammettiamolo, di una svolta legale senza precedenti per disputare la Serie B 2023/24. Le motivazioni della bocciatura al Coni arrivate ieri, infatti, non incoraggiano affatto.
La situazione | Reggina: in attesa dei ricorsi, attenta agli sciacalli. Slitta il calendario della Serie B?
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Perché il Coni ha bocciato la Reggina
Come sappiamo, il Collegio di Garanzia aveva dichiarato inammissibile e in parte infondato il ricorso della Reggina per due motivi. Il primo, infatti, risiede nella perentorietà dei termini ultimi del 20 giugno sui pagamenti. In pratica: Saladini ha commesso un errore madornale nel non pagare i 757mila euro di tasse dovuti per il concordato entro quella data. Questo, sul network, l'abbiamo sempre sottolineato: con meno arroganza e un po' di accortezza in più, forse questo disastro poteva essere evitato.
In realtà, però, il Coni ha anche assecondato Gravina sulla sua principale crociata e qui arriviamo alla dicitura legata all'infondatezza a cui il Collegio di Garanzia ha fatto riferimento. Per le istituzioni dello sport, infatti, il concordato della Reggina, approvato in primo grado di giudizio, è ancora sub iudice. Questo vuol dire che Coni e Figc, come più volte sottolineato, vedono come parziale l'omologa concessa il 12 giugno ed accolta da una conferenza stampa starnazzante dagli ormai ex vertici del club.
Niente Serie B | Reggina, il Coni duro nel dispositivo: «Ricorso inammissibile e infondato»
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I margini per vincere i vari ricorsi fin qui discussi, con queste premesse e un mondo dello sport che vuole avere leggi proprie che valichino quelle statali, erano pari a zero. Il Tar sarà la prima vera chance di vincere questa guerra con Coni e Figc, ma ci si dovrà presentare bene. Innanzitutto andranno saldati per tempo gli stipendi di giugno (entro il 30 luglio), poi si dovrà dimostrare che la Reggina è in mano a gente credibile.
Abbiamo snocciolato dei dati per dovere di cronaca, ma diamo a Manuele Ilari il beneficio del dubbio: speriamo possa smentire il pessimismo della piazza, che ha storto il naso in larga parte sul suo arrivo. Ma questa gente va compresa: di arrivisti e personaggi in cerca d'autore, Reggio si è ampiamente stufata.