Ad un'attenta analisi del testo emesso oggi dalla Federazione appare possibile come la Procura Federale possa essere più severa del previsto con il club
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In casa Reggina è arrivato il deferimento ufficiale della FIGC, riguardante il mancato pagamento dei contributi Inps e Irpef. Una batosta annunciata che, però, potrebbe essere anche più grave di quanto si pensi. Leggendo attentamente il testo del comunicato del deferimento, si nota l’assenza delle lettere dei commi violati dal club e dal suo rappresentante (Luca Gallo, ndr).
Motivi
Il testo da attenzionare è il seguente: «Il Procuratore Federale, a seguito di segnalazione della Co.Vi.So.C., ha deferito al Tribunale Federale Nazionale Sezione Disciplinare: Sig. Gallo Luca, Amministratore unico e legale rappresentante pro-tempore della società Reggina 1914 S.r.l., all’epoca dei fatti:
La società amaranto è stata deferita per violazione dell’art. 33 comma 4. Mancherebbe la lettera indicante la sezione oggetto del deferimento, il che lascia pensare che la Procura possa aver addirittura individuato un intero capoverso non rispettato dalla Reggina. Ragionando in tal senso, la richiesta potrebbe essere anche di 6 punti di penalizzazione, inglobando più scadenze che sono almeno tre: quella della vecchia stagione (saldo 2020/2021), quella del primo bimestre luglio/agosto 2021, quella del secondo bimestre settembre/ottobre 2021.
Rischio
Le tre scadenze, lo ricordiamo, erano state accorpate e rinviate per permettere ai club di superare il difficile momento economico dovuto alla pandemia, con data ultima fissata infine in quell’ormai famoso 16 febbraio 2022, non rispettato dalla Reggina.
La speranza, chiaramente, è che la Procura abbia semplicemente omesso la lettera o che la scadenza sia intesa unica e non triplice, come spiegato poc’anzi. Altrimenti per la Reggina sarà un miraggio anche ottenere una penalità di soli due punti, con il concreto rischio che possano essere addirittura sei: uno per ogni scadenza non rispettata.