Un pomeriggio di grande attesa si trasforma nella più profonda delle amarezze. La Reggina sprofonda in casa contro il Cagliari, incassando il peggior ko interno dell'anno insieme a quello patito con il Frosinone. Due momenti, però, opposti: allora era resa contro la capolista, da seconda forza del torneo; oggi è una dichiarazione di manifesta fragilità tecnica ed emotiva, che restituisce ai 16.482 del Granillo la fotografia di una guida tecnica in caduta libera.

Le scelte

Inzaghi opta per una formazione molto simile a quella che aveva iniziato la stagione: Crisetig panchina Hernani, non al meglio, e Canotto sfila la maglia da titolare a Strelec, tornando dall'inizio in casa dopo quasi due mesi. Nel Cagliari, l'ex Cosenza Millico si siede in panchina, c'è Prelec con Lapadula e Mancosu a supporto. Solo panchina per il grande ex, Nicolas Viola, rientrato dall'infortunio proprio in occasione della trasferta calabrese.

Primo tempo

Pronti-via: è subito frizzante la contesa fra amaranto e rossoblu. Rivas prova la sgasata dopo novanta secondi, il suo tiro però non impegna Radunovic oltre il limite d'allerta. La risposta sarda è sempre nei movimenti di Gianluca Lapadula, pericolo numero uno fra gli ospiti. L'approccio è combattivo e volitivo: c'è tanta intensità sul perfetto manto erboso: Pierozzi prova la conclusione dalla distanza, pallone alto ben sopra la traversa.

Gli uomini di Ranieri affondano al primo tentativo. Azzi mette al centro un pallone tagliente, Lapadula lo colpisce praticamente di polpaccio, trovando la risposta di Colombi. Il pallone, però, resta sulla linea di porta e il più reattivo è proprio il peruviano, lesto a sbatterlo in porta: 0-1. L'esultanza cagliaritana gonfia di rabbia la Reggina, che tenta subito il riscatto: cross di Di Chiara, sul secondo palo arriva Canotto che colpisce quasi a botta sicura: tiro contrale, para Radunovic.

La Reggina carica a testa bassa, ma rischia tanto, sempre a causa di Gianluca Lapadula. Altro traversone indirizzato al numero 9 del Cagliari, che incredibilmente solo colpisce di testa senza trovare lo specchio della porta. Il botta e risposta prosegue nell'arco di un primo tempo molto divertente: Prelec va di testa su azione d'angolo senza precisione, Fabbian lo imita dall'altra parte del campo, andando a centimetri dal pari.

Il Cagliari cerca di chiudere i varchi, andando poi ad affondare in ripartenza: sul finire del primo tempo i sardi colpiscono. Azzi vince un rimpallo con Pierozzi, il suo tiro in porta centra il braccio di Camporese in area di rigore. Ayroldi fa proseguire ma dopo due minuti viene richiamato dal Var: la revisione certifica l'infrazione del centrale di Inzaghi, è penalty per gli ospiti. Dagli undici metri va ancora Lapadula: rigore abbastanza rivedibile ma Colombi si butta da destra e viene bucato, è 0-2 Cagliari. Al duplice fischio è doppio vantaggio sardo.

L'esultanza dei giocatori del Cagliari dopo lo 0-2 di Lapadula

Secondo tempo

Si riparte con due cambi: fuori Majer e Canotto, dentro Strelec e Cicerelli e conseguente passaggio al 4-2-4 da parte di un Inzaghi in evidente apnea tecnica. La Reggina ci prova: break di Ménez, cross basso di Cicerelli, tiro in caduta di Fabbian, para Radunovic. Cicerelli si fa male meno di dieci minuti dopo il suo ingresso, Gori ne prende il posto.

Dall'altra parte è il solito Lapadula a sfiorare il tris personale: colpo di testa a un soffio dalla traversa. La spinta amaranto si affievolisce e, quasi senza sforzo, il Cagliari va ancora a colpire. Angolo sardo, Pierozzi e Obert si toccano,Ayroldi assegna il secondo rigore di giornata agli ospiti. Dal dischetto, dopo un diverbio con Ménez, stavolta si presenta Mancosu: anche lui batte senza problemi Colombi, scrivendo il 3-0 sul tabellone del punteggio.

Alla mezzora la Reggina rigurgita calcio: pallone in profondità per Gori, che calcia forte in diagonale, trovando però la risposta in bagher di Radunovic. Di fatto le ostilità si chiudono così, con un quarto d'ora finale di puro garbage time, per utilizzare un termine puramente cestistico. La Reggina e i suoi tifosi mandano giù l'ennesimo boccone amaro e i fischi piovono copiosi su squadra e allenatore.

Alla mezzora la Reggina rigurgita calcio: pallone in profondità per Gori, che calcia forte in diagonale, trovando però la risposta in bagher di Radunovic. Le ostilità si chiudono nel recupero: con il 4-0 del Cagliari che regala la gioia del gol anche a Zappa. La Reggina e i suoi tifosi mandano giù l’ennesimo boccone amaro e i fischi piovono copiosi su squadra e allenatore.

Tabellino

SERIE BKT, 30ª GIORNATA

REGGINA-CAGLIARI 0-4

Marcatori: 12′ Lapadula (C), 44′ rig. Lapadula (C), 63′ rig. Mancosu (C), 93′ Zappa (C).


Reggina (4-3-3): Colombi; Pierozzi, Camporese, Gagliolo, Di Chiara; Majer (46′ Cicerelli (54′ Gori), Crisetig, Fabbian (81′ Bondo); Canotto (46′ Strelec), Ménez (65′ Liotti), Rivas. In panchina: Contini, Bouah, Loiacono, Terranova, Hernani, Lombardi, Galabinov. Allenatore: Filippo Inzaghi. 

Cagliari (4-4-2): Radunovic; Zappa, Dossena (77′ Barreca), Obert, Azzi (69′ Kourfalidis); Nandez (69′ Altare), Makoumbou (69′ Deiola), Mancosu, Azzi; Prelec (59′ Millico), Lapadula. In panchina: Aresti, Ciocci, Goldaniga, Viola, Capradossi, Falco, Di Pardo. Allenatore: Claudio Ranieri. 

Arbitro: Giovanni Ayroldi di Molfetta. Assistenti: Marco Trinchieri di Milano e Marco Ceccon di Lovere. IV ufficiale: Antonino Costanza di Agrigento. VAR: Alessandro Prontera di Bologna. A-VAR: Matteo Marcenaro di Genova. 

Note – Spettatori 16.482, di cui 115 ospiti. Ammoniti: Camporese (R), Azzi (C), Ménez (R), Mancosu (C), Gagliolo (R), Millico (C). Calci d’angolo: 5-5. Recupero: 5′ pt, 3′ st.