Animi accesi, emozioni e tre gol. Rossanese-Sersale si potrebbe riassumere così. Il match valido per la 15esima giornata del campionato di Promozione A, si è giocato ieri pomeriggio allo "Stefano Rizzo", ed ha regalato tanti contenuti, sia in campo che fuori. Il rettangolo verde alla fine ha premiato i padroni di casa, lasciando però con l’amaro in bocca il Sersale, non solo per la sconfitta subita ma in modo particolare per alcune decisioni arbitrali.

La partita si sblocca al 7’ minuto con il primo gol in rossoblù di Mario Mancini, attaccante arrivato alla corte di mister Luca Aloisi da poco più di due settimane e alla sua terza presenza con la maglia della Rossanese. Il Sersale - del neo tecnico Varacalli - è ben messo in campo e gioca bene: al 33’ i giallorossi trovano il gol del pari con una zampata di Tassoni. Il primo tempo si chiude dunque con le squadre che vanno al riposo con il risultato di 1-1. Nella ripresa la capolista Rossanese trova il vantaggio con un gol di Bongiorno, ma sono veementi le proteste degli ospiti, che recriminano per un tocco di mano dell'attaccante bizantino. 

La squadra catanzarese si butta in avanti alla ricerca del pari, i padroni di casa, invece, cercano di pungere in ripartenza. Al 90esimo a fare festa è la Rossanese che guida il girone A con 8 punti di vantaggio sull’Altomonte. Il Sersale scivola a -12. 

Dopo la partita schiuma rabbia il direttore generale del Sersale Ettore Gallo: «Meritavamo la vittoria perché oggi (ieri ndr) in campo c'è stata solo una squadra, cioè noi. La partita l'ha vinta l'arbitro - dice il dirigente giallorosso -, non si può dare un gol alla Rossanese con l'attaccante (Bongiorno ndr) che ha nettamente toccato il pallone con la mano. L'arbitro era vicino ma non ha fischiato il fallo - dice Gallo -, tutto questo è veramente scandaloso». Gallo ne ha anche per la Rossanese: «Durante la partita sono "spariti" i palloni - afferma -, mi spiace dirlo ma questo non è il calcio che piace a me. Sono situazioni che non mi piacciono e non escludo di prendere la decisione drastica di ritirare la squadra dal campionato».