La società tirrenica riparte dal tecnico che ha fatto bene nelle passata stagione: «Cercando di mettere in mostra qualche giovane. Le favorite alla vittoria sono altre, ma... »
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Muove i primi passi stagionali per il prossimo campionato di Promozione calabrese il Campora del presidente Francesco Fiera. Il direttore sportivo Antonio Briglio si tiene stretto sulla panchina quel mister Tonino Aceto che nella passata stagione, con la propria identità di gioco inculcata ai calciatori a disposizione, ha soddisfatto dirigenti e tifosi.
Un rendimento ammirabile culminato nella passata stagione con l’ottavo posto nella classifica finale e soprattutto con la soddisfazione di chiudere la stagione quale miglior difesa del torneo, solo 23 le reti subite.
Un ambiente tranquillo è stato uno dei motivi che ha indotto mister Aceto ad accettare l’incarico. La scelta di continuare, oltre all’aspetto tecnico, coinvolge quello umano: «A Campora c’è un gruppo di amici – la precisazione di mister Aceto - con cui mi accomuna una stima reciproca, una società con cui si lavora bene. Il Campora è una società seria, mantiene sempre fede a quello che promette per cui anche i giocatori sono attratti dall’interessamento. L’unico problema – rimarcando la cronica difficoltà - purtroppo che noi abbiamo è il campo in terra battuta che ci penalizza un bel po', diversamente si potrebbe fare un bel lavoro».
Tra i partenti, destinazione DB Rossoblù, c’è anche il portiere Juan Martin Bojero. «Beh, qui si parla, secondo me, del miglior portiere del girone che può benissimo ambire a campionati importanti come eccellenza o Serie D. Non dimentichiamo che era parte fondamentale di un reparto che ha subito solo 23 reti anche grazie alle sue prestazioni, oltre a quelle dei compagni. Non sarà facile sostituirlo, stiamo cercando ma sarà un po' difficile».
Dopo l’ultimo campionato nel quale ha conquistato una agiata salvezza, a Campora si potrebbe pensare a qualcosina in più: «Puntiamo a un campionato tranquillo cercando di mettere in mostra qualche giovane – rimarcando la mission societaria -, sono arrivati 3 o 4 elementi interessanti provenienti dal campionato allievi regionali o elite. Certo, ci sarà da lavorare un po' di più, sono ragazzi che sono carenti in esperienza, le possibilità sono queste».
Cercando di navigare tra i mille pronostici che sono abituali in questo periodo, l’opinione di mister Aceto è ben marcato: «Molto onestamente, non possiamo paragonarci a squadre come Altomonte, DB Rossoblù l’AEK Crotone, Sersale, sono le squadre più attrezzate per il salto di categoria e ritengo che queste faranno un campionato a sé ma non escludo una, due sorprese. Tra queste metterei anche il Trebisacce, lo scorso anno ha fatto un grande campionato, quest’anno ha potenziato la rosa, ha preso giocatori mirati per quello che serviva al proprio tecnico Serafino Malucchi. È una squadra da tenere in considerazione. Nel calcio tutto è possibile. L’ultimo esempio lo abbiamo avuto l’anno scorso con la Rossanese, alla fine ha vinto una squadra che non era accreditata alla vittoria finale. Poi ci siamo noi con il resto delle altre squadre – arrivando ai saluti con mister Aceto - cercheremo di valorizzare questi nostri ragazzi e vedremo cosa succede. Il calcio è bello proprio per questo».