Il tecnico amaranto dopo lo 0-0 nell'anticipo della diciannovesima giornata: «Ogni volta che si pareggia è un dramma ma non è così. Non possiamo vincere sempre 5-0»
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La Virtus Rosarno impatta a Melito e torna con uno 0-0 che muove la classifica. Una prestazione opaca quella della formazione amaranto che registra il secondo pareggio consecutivo dopo quello di settimana scorsa contro la Bovalinese e con una sola vittoria nelle ultime quattro uscite.
Le parole di Panarello
Al termine della gara, intervistato ai microfoni ufficiali del nostro network, si è espresso lo stesso tecnico della Virtus Rosarno, Maurizio Panarello: «Non siamo stati bravi ad affrontare una squadra che ha giocato all'arma bianca e che ha dato il tutto per tutto. Noi ci siamo adeguati al loro modo di giocare ma non abbiamo fatto il nostro tipo di gioco».
E ancora: «Contando che è un punto fuori casa, sono contento di questo ma non accetto la prestazione che è stata veramente brutta, e se solo il regolamento permetteva di effettuare undici sostituzioni, io avrei dovuto fare undici sostituzioni. Più di questo pareggio, però, bisogna recriminare i nove punti persi in casa. Sicuramente questi due pareggi consecutivi pesano ma per come sta andando il campionato non sono assolutamente due punti persi, soprattutto questo guadagnato in trasferta». Insomma, tanti i dettagli da esaminare: «Domenica scorsa abbiamo battuto 16 calci d'angolo - continua Panarello - ma se ci presentiamo per sette volte davanti alla porta e non la buttiamo dentro, il problema sta lì».
Un alone di pressione costante intorno alla Virtus Rosarno che lo stesso Panarello non condivide: «Il problema degli italiani in generale è che pensano che la prima della classe debba vincere le partita 5-0, ma non è così. Guardo gli esempi recenti come la Vigor Lamezia che è caduta in casa dell'isola Capo Rizzuto o del San Nicola-Chiaravalle che è andato a vincere sia sul campo del Gioiosa Ionica che su quello della Bovalinese. Noi non siamo una squadra ammazza-campionato come non lo sono le altre. Ogni volta che si pareggia sembra un dramma ma non deve essere così».