Il tecnico prende il posto di Nicola Mandarano e avrà il compito di far risalire la classifica ai biancostellati, attualmente ultimi: «Insieme cercheremo di poter fare qualcosa di buono»
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Il dopo Mandarano si chiama Antonio Germano, lo Scalea ha prontamente individuato il profilo del nuovo tecnico ritenuto adatto per affidargli il compito di cambiare rotta nel campionato di Promozione girone A. A onor di cronaca, Germano siede sulla panchina scaleota dopo qualche “no, grazie” di altri tecnici, come lui stesso ci racconta: «Amo le sfide – le prime parole del tecnico biancostellato – altri forse meno, ho saputo che qualcuno che era stato chiamato prima di me ha rifiutato».
Una sfida che mister Germano raccoglie prontamente, senza troppe domande: «Sono venuto proprio con voglia di stare comunque vicino casa. Mi trovavo nel Lazio dove non ero tranquillo perché c'era una situazione un po' particolare, ho avuto il piacere e la possibilità per questa opportunità e non ci ho pensato due volte».
Un presidente e una società che puntano a rialzare la testa: «La società è nuova e sono delle persone che hanno voglia di fare, persone serie. Quindi ci mettono l'anima, la voglia. La piazza merita, sperano che accada questo miracolo, se lo vogliamo chiamare così». La determinazione non è mai mancata al tecnico cosentino, non per altro soprannominato il Cosmi calabrese: «Scalea è una piazza che io conosco – dice il neo tecnico - il campionato è ancora lungo e cercheremo di fare il possibile per tirarci fuori. Sarebbe una bella impresa, una soddisfazione per tutti».
Mister Germano si è già intrattenuto con i giocatori alla ripresa degli allenamenti settimanali. «È soprattutto una situazione mentale – commentando l’analisi del momento - bisogna lavorare un po' di testa perché l'ho visto che erano dispiaciuti, non fa mai piacere perdere sempre e trovarti lì. Per l’esperienza che ho maturato negli anni, ho fatto capire che in effetti tutti gli allenatori siamo bravi, la disavventura dell’amico e collega Mandarano è capitato anche a me e altre volte ancora potrebbe accadere».
In una scelta dettata dalla classifica, paga sempre l’allenatore, spesso anche esente da responsabilità. «Purtroppo rischia sempre l'allenatore. Ho detto ai ragazzi di stare tranquilli, di allenarci, di stare spensierati, evirare innanzitutto l’ansia, la piazza è quella che è. Dobbiamo allenarci bene perché, secondo me, il metodo è quello di essere spensierati e insieme di cercare di tirarci fuori, cercando anche di giocare. Stiamo cercando di trovare quei due, tre giocatori tra gli svincolati, motivati per venire e darci una mano anche numericamente».
Una sfida che preoccupa mister Germano ma relativamente: «Ogni giorno ci guarderemo in faccia, allenandoci e chiacchierando, evitando di essere pesanti e pensare alle squadre avversarie perché altrimenti è peggio». Se da un lato, quello con i giocatori, è stato rotto il ghiaccio, il rapporto con il presidente si basa sulla schiettezza: «Ho detto al presidente che in un campionato una vince e una retrocede. Se dobbiamo retrocedere, lo faremo con grande dignità. La Promozione non è un campionato di bambini dove ti diverti e non retrocedi mai. Quando ti vengono queste paure vuol dire che c'è qualcosa che non va. Il presidente e la società vogliono altri due o tre giocatori, vuol dire che loro hanno la voglia di tirarsi fuori come primo anno, come prima esperienza per la loro nuova società, hanno capito la piazza. Insieme cercheremo di poter fare qualcosa di buono e provarci».
Una piazza esigente che incessantemente incita la squadra: «Mi hanno detto che anche domenica scorsa, nonostante la classifica e il risultato, la tribuna era piena – conclude mister Antonio Germano -, serve anche il supporto dei tifosi, elementi preziosi per il lavoro che ci aspetta.»