Il centravanti del Cosenza Marco Nasti sta vivendo la sua primavera. È sbocciato di colpo, in una notte in cui si giocava il derby di Calabria. Boom-boom per ribaltare la Reggina e cambiare le sorti del campionato dei Lupi, sempre più lanciato verso la salvezza. Quella diretta, però, perché l’attaccante salterebbe i playout perché impegnato nel Mondiale Under 20. «Prima salvo il Cosenza diretto – dice – e poi vinco il Mondiale».

Il bomber del Cosenza è uno che sembra avere le idee molto chiare. «Mi ispiro a Benzema – ha detto Marco Nasti -. È il mio idolo per come segna e sa crearsi le occasioni. Tecnicamente è devastante. Guardo i suoi video per capire come si muove in area, come fiuta le situazioni per far male. A Cosenza non mi sento in prestito, anzi è uno stimolo per dimostrare al Milan quanto posso valere».

A Milanello si è allenato con tanti campioni, festeggiando con loro lo scudetto. «A chi ho rubato di più? Sicuramente a Giroud, una prima punta come me – aggiunge Nasti -. Per come si arrabbia se sbaglia una minima cosa e nell’azione dopo fa di tutto per non ripetere l’errore. Ho capito che la differenza con i grandi non è la tecnica quanto l’atteggiamento, il temperamento. Basta vedere come chiamano la palla, sembra una cavolata ma fa la differenza».

L’intervista poi si focalizza sul Cosenza. «Cosa è mutato col cambio allenatore? Parlo per me. Dionigi mi ha dato le occasioni, ma io non ero ancora pronto. Di Viali apprezzo tanto la concretezza. Ora abbiamo capito che non basta essere una squadra, bisogna essere un gruppo. Ognuno si deve sacrificare, il famoso uno per tutti e tutti per uno»

Questa mattina in un’intervista alla Gazzetta dello Sport ha parlato del presente, dei suoi sogni e di quello che vorrebbe per il suo futuro. «Tre minuti che possono cambiare la stagione della squadra e la tua carriera – ha ammesso il centravanti classe 2003 in prestito dal Milan -. Ci serviva fare punti per continuare a inseguire l’obiettivo che sicuramente meritiamo. Per me poi è stato fantastico esultare davanti al nostro fantastico pubblico per due gol, e che gol. Sensazione unica, vivo per il gol».