È questa la motivazione che i due avrebbero fornito al pm affermando che l’8 gennaio scorso il loro figlio sarebbe morto. Si indaga per riscontrare la circostanza. Gli inquirenti stanno attuando verifiche anche sulla gestione della sicurezza all’interno della clinica Sacro Cuore
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La Procura di Cosenza ha avviato indagini a tutto campo sul rapimento di una neonata, sottratta nel tardo pomeriggio da due persone, un uomo e una donna di origini straniere. Il rapimento è avvenuto all’interno della clinica Sacro Cuore di Cosenza, mentre il ritrovamento della bambina è stato registratoa Castrolibero in Via Giorgio Almirante.
L’inchiesta è condotta dalla Squadra Mobile di Cosenza, in collaborazione con i carabinieri della locale Compagnia.
Due sono i punti principali su cui gli inquirenti stanno concentrando l’attenzione: il movente del rapimento e i presunti mancati controlli da parte delle autorità sanitarie.
Secondo quanto dichiarato dai due arrestati al pubblico ministero Antonio Bruno Tridico, il gesto sarebbe scaturito dal dolore per la perdita del loro figlio, avvenuta lo scorso due settimane fa. I due avrebbero deciso di colmare questa mancanza sottraendo la neonata, nata appena un giorno fa da una coppia italiana. Una versione ancora tutta da verificare.
Un altro aspetto al centro dell’indagine riguarda la gestione della sicurezza all’interno della clinica Sacro Cuore, storicamente punto di riferimento per le nascite nell’hinterland cosentino. Magistrati e forze dell’ordine hanno già ascoltato i responsabili della struttura e ulteriori approfondimenti sono previsti nelle prossime ore.
L’inchiesta, ancora nelle fasi iniziali, si prospetta complessa e articolata.