Il Locri scopre nel Paternò la sua bestia nera e la sorte lo conferma. La rete decisiva arriva al 49’ st e cioè quando tutto il lavoro di copertura sembrava servire a portare a casa almeno un punto. Sarebbe stata una importante unità numerica vista la gara ad alto ritmo, sempre nell’azione e fatta di grande attenzione che le due squadre hanno disputato.

Tra i convocati del Locri ci sono anche i giovani Mazza e Marino ma il secondo finisce in tribuna insieme all’ultimo arrivato Yakubiv. In campo dal primo minuto Leveque, Saverino e Chiricosta. Il Paternò cambia molto ma gli assenti sono solo in panchina. In campo finiscono i prescelti di Catalano come Asero, Retucci e il 2006 di qualità Sinatra. Avvio in equilibrio per le due formazioni. Puglisi prova subito a salire in cattedra ma è solo un riscaldamento dei motori per i padroni di casa.

Al 13’ Leveque fa squillare i suoi sul campo siculo ma Sinatra interviene. Due minuti dopo Saverino replica e porta in vantaggio il Locri. Il gioco continua sulla stessa scia di vivacità, Donini torna ad esprimersi ad alti livelli mantenendo l’importante vantaggio. Il Paternò perviene al pareggio con Guida intorno al 30’, equilibrando il gol dell’ex di Saverino. La prima frazione si chiude nella consapevolezza di una bella contesa anche al Falcone-Borsellino, proprio come in Calabria alla fine del mese di agosto. Gioco spesso speculare e repentino, con guizzi interessanti e fughe pregevoli ma le reti rimangono le stesse.

Nella ripresa arrivano i primi spostamenti grazie ai cambi e il Locri ci mette poco. A farne quattro. In avanti, ad esempio, esce Reis in favore di Pelle. Il ritmo non scema, agonismo e tattica continuano ad ispirare i ventidue e anche il Paternò mette mano al tabellone delle sostituzioni. Quelle di Catalano sortiranno l’effetto sperato nei minuti di recupero. Il gol del 49’ è una collaborazione tra Porcaro e Retucci che, sino all’ultimo istante di gioco, non perdono di vista l’obiettivo.