La gara tra la formazione lombarda e quella calabrese fu l'ultima partita giocata con i rossoblù prima di morire. In tanti chiedono di fare luce sulla sua drammatica vicenda
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Il 12 novembre 1989, ed il Cosenza allenato da Gigi Simoni è impegnato a Monza, con un buon seguito di tifosi, nella dodicesima giornata del campionato di Serie B. Al “Bianteo” il tecnico dei lupi, schiera in attacco Denis Bergamini e, complice l’assenza di Marulla, il numero 8 per eccellenza giocherà quella partita con la maglia numero 9. Un cambio di numero inedito, o forse uno strano segno del destino: quella fu infatti l’ultima partita di Bergamini prima di morire. Il giocatore, infatti, trovò la morte sei giorni dopo sulla statale 106, nei pressi di “Roseto Capo Spulico”, in circostanze ancora oggi misteriose.
L’iniziativa nel segno di Denis
Monza – Cosenza, in programma oggi pomeriggio alle 14:00, si giocherà nel ricordo di Bergamini, ed i tifosi del Cosenza del gruppo "Anni Ottanta" hanno lanciato per l’occasione un hashtag sui social: #giustiziaperdenisbergamini corredato da un immagine in ricordo del centrocampista del Cosenza e soprattutto di quel indimenticabile casacca con il numero 8. «Sono passati 31 anni e Denis, la sua famiglia e i suoi tifosi aspettano ancora giustizia – scrivono i tifosi del Cosenza - sull’inchiesta relativa alla sua morte è calato il silenzio ormai da mesi, proprio quando una svolta sembrava vicina. Un silenzio che per noi è inaccettabile e vergognoso. E allora, non potendo essere fisicamente presenti oggi a Monza, chiediamo a tutti di indossare la maglietta di Denis, scattare una foto e postarla con l’hastag #giustiziaperdenisbergamini. Ogni parola ha conseguenze, ogni silenzio anche».