“Con la notte e con le stelle io ci ho fatto un patto”.  Per Fabrizio Ruggiero è un po’ uno slogan in vista della notte del 25 novembre all’Allianz Cloud di Milano per il Titolo mondiale di Kickboxing. La notizia è ormai certa, e Fabrizio già sogna. Il boxer crotonese Fabrizio Ruggiero, campione d’Europa di Kickboxing, è un ragazzo timido, riservato, che aveva in testa la boxe già da ragazzino. Quasi una fissazione. Poi una grande passione, la ragione della sua vita.

La grande passione si chiama kickboxing, uno sport da combattimento con origini molto antiche, molto popolare già negli anni '60 in Giappone e subito dopo negli Usa e poi in Europa. Combina le tecniche tipiche delle arti marziali orientali ai colpi di pugno propri del pugilato. Oggi spopola fra i giovani, nonostante sia una disciplina molto dura. Sembra incredibile la storia di questo ragazzo di Crotone. Anche solo 4 anni fa sembrava tutto impossibile. Invece a novembre si batterà per il titolo mondiale di Kickboxing.

«Mi sento orgoglioso di me stesso. Solo Dio sa quanti sacrifici e rinunce ho fatto per arrivare fin qui. Il cammino è stato davvero lungo e duro, non lo nego, ma se mi guardo indietro capisco quanto un sogno possa fungere da motore per continuare ad andare avanti e non mollare mai. Mi sento lo stesso bambino che sognava tutto questo, ma con la consapevolezza che posso realmente farcela», racconta.

Chiacchierando con Fabrizio parliamo di com’è diffusa oggi nel mondo la sua disciplina. «Gli sport da combattimento si stanno diffondendo molto velocemente. Di questo ne sono davvero felice. Sono sport che insegnano tanti valori. Spero che questo continui». Il suo primo traguardo nel 2015. Sì, quando è ufficialmente entrato a far parte degli agonisti del suo attuale team: il teamPetrosyan. Il primo vero traguardo sul ring da professionista invece nel 2019 vincendo il titolo italiano.

Poi c’è stato un improvviso stop, una sconfitta. Che Fabrizio ha vissuto malissimo. «Sì, quella sconfitta ormai avvenuta nel 2021. Penso che anche quella mi abbia fatto maturare e crescere sul ring. Tutto è esperienza». Quindi è arrivato il titolo europeo, un grande successo in un combattimento straordinario on cui Fabrizio ha letteralmente dominato il forte e temuto avversario. “Il titolo europeo è arrivato nel 2022, contro il forte Slovacco Lukas Mandinec. Un vero veterano del ring. È stata una bella battaglia (sorride molto soddisfatto)»

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Ed ora la grande sfida è stata ufficializzata. Il 25 novembre concorre per il titolo mondiale. C’è molta attesa per questo evento di Milano. «Esatto. Finalmente l'opportunità che ho tanto sognato: l'assalto al titolo mondiale. Sfiderò il campione in carica Grusovin. So che non sarà una sfida facile, ma sono pronto anche mentalmente a questo.  Mi sento bene. Sento che ho acquisito abbastanza esperienza per sostenere una sfida del genere. Il mio avversario è forte, non c'è dubbio, ma senz'altro non mi farò trovare sprovvisto. Mi preparerò mai come questa volta».

In pochi anni Fabrizio ha fatto passi da gigante. Forse agli inizi non troppi credevano in lui. «Ho sempre avuto la fortuna di essere appoggiato dalla mia famiglia. Ovviamente il seguito che ho ora, soprattutto nella mia città, non era quello di ora. Ma penso che faccia parte del percorso. Man mano che vai avanti la gente si rende conto che realmente un ragazzino venuto da Crotone  può ambire a tanto. Mi rende molto felice».

Vediamo come sono le giornate di preparazione alla grande sfida del 25 novembre. «Beh ovviamente la mia preparazione è già iniziata. Ho sempre avuto una impronta molto "militare" riguardo ad ogni preparazioni per un match. I miei maestri Giorgio e Armen Petrosyan mi hanno sempre insegnato che nessun match va sottovalutato, quindi ho sempre preparato tutti gli incontri come se fossero per "il titolo mondiale", quindi al massimo. Non so se mi spiego! Ovviamente ora non ci si prepara immaginando che sia per quella cintura, ma è realtà! Penso che ci sarà quella marcia mentale in più per dare il 101% ad ogni allenamento».

Di recente il campione calabrese ha avuto anche un serio problema alla mano dopo l’ultimo combattimento. «Fisicamente mi sento in perfetta forma. Sarà che l'obbiettivo è il più grande, ma il mio corpo risponde alla perfezione. Ho iniziato dieta e fightcamp. C'è ancora parecchio tempo, quindi voglio preparare tutto alla perfezione, senza fretta e senza lasciare nulla al caso !! Per quanto riguarda la mia mano la sto curando al meglio. Anche lei tornerà per colpire più forte di prima».

L’altro aspetto è quello psicologico. «Penso che il punto di vista psicologico sia uno dei più importanti, e che la gente al di fuori sottovaluta. Pensano che la parte difficile possano essere gli allenamenti sfiancanti, la dieta o le rinunce, certamente anche quelle sono toste, ma se la testa non risponde bene allora sarà tutto inutile.
Bisogna saper allenare anche la mente oltre il corpo. Dopotutto siamo esseri umani e la paura la proviamo tutti ! Anche dal punto di vista mentale sto seguendo una formazione. La psiche è importante tanto quanto il corpo».

«Ho bisogno di tutto il supporto della mia città e della Calabria», ha detto di recente Fabrizio. «Come ho già detto, la mia città con il tempo ha sempre dimostrato di tenere a me dandomi un grande affetto e supporto ad ogni nuova sfida. Questa volta però è diverso: si parla di una vera e propria ‘guerra’ per il titolo che sogno di portare alla mia città. Per questo chiedo particolarmente a tutti di starmi vicino e supportarmi in quella che sarà la sfida della mia carriera. So che mi seguiranno in tanti, e mi piacerebbe che venissero anche dal vivo a vedere lo spettacolo che andrà in scena il 25 novembre al Allianz Cloud di Milano. Aspetto davvero tutti».