La mentalità Juventus che arriva nei piccoli centri, i club che crescono e un uomo che si confronta a distanza di anni con il suo idolo. È la storia di un pomeriggio qualsiasi in cui due delegati dell’Official fan club “Alessandro Del Piero” di Marina di Gioiosa hanno raccolto le soddisfazioni di dodici anni di lavoro associativo. Il nucleo tesserato di Marina di Gioiosa Jonica è presieduto da Arturo Timpiccioli, imprenditore del campo della ristorazione che mantiene rapporti eccellenti con la società bianconera. La stessa, come noto, ha una rete di club che sia in Italia che all’estero costituisce un valore aggiunto per il movimento juventino.

Il coordinamento dei club, inoltre, organizza dei meeting regionali che ricalcano gli spostamenti delle squadre. In questo modo figure di spicco del passato juventino e attuali coordinatori incontrano i rappresentanti degli officiali fan club, per discutere tematiche e problematiche relative alla vita di questi nuclei in cui gli associati condividono passioni e interessi comuni.

Allo stesso tempo gli incontri diventano un tuffo nel passato, tra glorie e leggende come Sergio Brio, Moreno Torricelli e Gianluca Pessotto. Tutti e tre erano presenti a Crotone, sabato scorso, in una giornata dedicata ai club e poi alla visione della gara di Serie C tra Crotone e Juventus Next Gen all’Ezio Scida. Marina di Gioiosa ha partecipato con i tesserati, soci fondatori e membri del coordinamento locale, Rocco Totino e Massimo Jorfida.

Se il secondo è un pilastro del movimento organizzativo, il primo è il vice presidente del club jonico che negli anni ha raggiunto livelli incredibili per quanto concerne i numeri dei tesseramenti. Ex giocatore, Totino è intervenuto rivolgendosi a Torricelli in un piacevole amarcord, confessando stesso ruolo e stesso capello lungo a ondeggiare nei movimenti accorti della difesa. Ogni club calabrese è stato protagonista dei propri racconti, della sua storia, palesando problematiche e sogni. Sentire la squadra, la società, il coordinamento vicini ha permesso a tutti i nuclei calabresi di sopravvivere dopo il quasi azzeramento causato dal Covid.