VIDEO | L'allenatore parla anche della situazione legata agli under: «Tanti ragazzi non hanno più voglia di giocare a calcio». Nel frattempo le soddisfazioni arrivano anche fuori dal campo con un dirigente scaleoto premiato dalla Lnd e dal sindaco della città tirrenica
Tutti gli articoli di Sport
Dopo cinque giornate, il campionato di Eccellenza calabrese è guidato dallo Scalea. Tredici punti in classifica: frutto di quattro vittorie e un pareggio, con 8 gol fatti e 3 subiti.
La squadra allenata per la quinta stagione consecutiva da Saverio Gregorace, sta dimostrando di essere una formazione concreta, in grado di difendersi con ordine e con la capacità di colpire al momento giusto. Così come accaduto anche domenica scorsa nella vittoria del derby cosentino, per 2-0, contro i rossoneri dell'Acri.
«Questi ragazzi mi stanno dando soddisfazione. Quando ci metti sacrificio e voglia questo è il risultato. È un campionato difficile e molto equilibrato - ci dice l'allenatore dello Scalea -. Noi dobbiamo guardare domenica dopo domenica e dopo quello che viene ci prenderemo. È normale - afferma Gregorace - che cercheremo di mantenere il più possibile questa striscia positiva. Vogliamo stupire»
Parlare di vittoria del campionato è ancora prematuro ma con qualche innesto, che potrebbe arrivare dal mercato di riparazione di dicembre, i biancostellati - che al momento hanno comunque una rosa un po’ corta - potranno tranquillamente continuare a stazionare nei primi posti e magari provare il concreto salto di categoria.
«Ci sono alcune squadre favorite - sostiene Gregorace - ma il campionato è ancora molto lungo. Per quello che ci riguarda dobbiamo restare umili, lavorare e fare sacrifici». Ed ancora: «Siamo a corto di qualche giocatore - conferma il tecnico -, abbiamo pochi uomini e qualcuno fuori perchè acciaccato. Necessitiamo di un paio di elementi per cercare di divertirci».
Gregorace ha parlato anche della difficoltà di reperire under pronti a scendere in campo. Un problema che sta interessando la gran parte delle società e che si è acuito dal 2020 in poi, in concomitanza con la pandemia: «Tanti ragazzi non hanno più voglia di giocare a calcio – afferma l'allenatore – pochi lo fanno con costanza e sono dediti al sacrificio. Quindi, in questa situazione, dobbiamo purtroppo fare di necessità virtù».
Per la società tirrenica le soddisfazioni non stanno arrivando solo dal campo. Nei giorni scorsi, infatti, la Lnd ha voluto premiare con la benemerenza il dirigente Antonio D’Esposito, per essere attivo nel sodalizio scaleoto da oltre 40 anni. D’Esposito, che ha ricevuto il riconoscimento dal presidente federale della Lega Nazionale Dilettanti, Giancarlo Abete, c’era anche nel 1971, anno in cui lo Scalea si laureò Campione d’Italia primavera.
In segno di riconoscimento per il traguardo raggiunto, domenica scorsa, durante l’intervallo della partita giocata e vinta dai biancostellati contro l’Acri, il sindaco di Scalea Giacomo Perrotta ha consegnato ad Antonio D’Esposito una medaglia al valore sportivo.
Tornando al campo, la squadra di Gregorace domenica è attesa dalla ostica trasferta in casa della Reggiomediterranea. Una partita, valida per la sesta giornata del torneo, che potrebbe delineare ancora di più le ambizioni della società guidata dal presidente Vincenzo Verbicaro.