I biancostellati di mister Gregorace hanno giocato un campionato ad alti livelli e ora rischiano seriamente di fare il salto nel calcio che conta. Ma i costi per la gestione del club sono alti e il presidente Verbicaro chiede aiuto
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Lo Scalea Calcio 1912, storica squadra di calcio dell'omonima cittadina calabrese, "rischia" di andare in Serie D, ma ad offuscare il sogno sono i costi ingenti per la gestione del club e dello campo sportivo, che stanno preoccupando la dirigenza. Per questo ora la squadra del presidente Vincenzo Verbicaro, chiede alla città maggiore coinvolgimento. Entrare nel calcio che conta sarebbe una gran bella soddisfazione per i tifosi, ma lo sarebbe anche per tutta la riviera altotirrenica.
La formazione milita attualmente nel campionato di Eccellenza e nella classifica generale è seconda, a pari merito con la con la Promosport. I due club distano otto lunghezze dalla prima in classifica, la Gioiese 1918, salda in vetta con 55 punti e 16 vittorie su 23 partite disputate. La prima, come dice il regolamento, ha l'accesso diretto alla serie D, mentre la seconda deve sfidare gli avversari ai play off. Si tratta di uno scenario piuttosto auspicabile per la squadra scaleota, che nella stagione 2022/2023 ha dato il massimo, regalando un piccolo sogno ai supporter.
Un sogno da 180mila euro l'anno
Il successo, però, non è mai tutto rose e fiori. Dietro le vittorie del club scaleoto e la posizione in classifica che fa ben sperare, si celano enormi sacrifici. In primis, ci sono quelli dei ventisei calciatori dello Scalea Calcio 1912 e poi ci sono quelli dei dirigenti della società sportiva, che si stanno occupando personalmente di ogni cosa, a cominciare dall'aspetto economico. Secondo quanto trapela, i costi per il campionato corrente ammontano a circa 180mila euro. Le spese includono gli stipendi, i costi delle trasferte, quelli per l'accoglienza degli avversari, quelli per la manutenzione del campo sportivo, le bollette, la benzina e tante altre cose. Il presidente Verbicaro, aiutato da pochi collaboratori, sta cercando di far fronte a tutto e di mettere la squadra in condizioni di poter giocare serenamente. Ma le responsabilità cominciano a gravare. La società calcistica non riceve alcun contributo finanziario e i tifosi raramente fanno registrare il tutto esaurito durante le partite di campionato, nonostante il prezzo esiguo del biglietto.
La chiamata del presidente
Il presidente Vincenzo Verbicaro, senza alcun intento polemico, ora si appella alla cittadina e chiede maggiore vicinanza alla squadra, da parte di tutti, cittadini, tifosi, istituzioni, ma anche imprenditori, o «chiunque possa darci una mano a risparmiare qualche soldino. Accettiamo anche l'aiuto di manutentori, giardinieri, idraulici, chiunque. Ogni euro risparmiato, è un euro in più investito sulla squadra». La società non disdegnerebbe neppure l'aiuto degli imprenditori locali, che spesso, per amore della città, danno vita a lodevoli iniziative.
Piccoli gesti di solidarietà
Per il momento, grazie al passaparola, Verbicaro ha ottenuto l'aiuto di alcune attività commerciali del posto, gestite da persone vicine alla squadra, liete di poter dare una mano. Si tratta del ristorante Metamare e del bar Imperial. Il primo offre il pranzo pre partita ai giocatori dello Scalea e, quando serve, agli avversari con cui si sfideranno in campo, il secondo offre volentieri caffè e crostata post pranzo. Si tratta di piccoli gesti che però caricano la squadra e le trasmettono entusiasmo. Proprio quello che serve ai ragazzi dello Scalea per affrontare i prossimi mesi e realizzare un sogno troppo grande, ma non impossibile.