Per la città. Per la maglia. Per la categoria. Da difendere. A tutti  i costi. Con le unghie e con i denti. E, soprattutto, con il sostegno dei tifosi. La Vibonese chiama a raccolta i propri supporters per quello che sarà il giorno più importante della stagione. Domenica ore 17:00. Stadio Luigi Razza di Vibo Valentia. La squadra di Salvatore Campilongo si gioca la permanenza tra i professionisti contro i cugini del Catanzaro. Per un pomeriggio il più acerrimo nemico sportivo di sempre. 

 

Il passato non conta. Punti persi qua e là, rimpianti, sconfitta nel match d’andata, polemiche sui torti arbitrali, pretattica. Adesso, non conta più nulla. Contano solo i 90’ più eventuale recupero. Conta solo la vittoria. Qualsiasi altro risultato condannerebbe al dilettantismo Sowe e compagni. Una categoria che a tutti i costi la società di via piazza d’Armi ha voluto abbandonare più o meno un anno fa, quando diede il via al possibile ripescaggio in Serie C.

 

Il tanto agognato ripescaggio. La Vibonese festeggia il ritorno in Lega Pro in piena estate, alla fine del luglio scorso quando il Collegio di Garanzia del Coni boccia il ricorso della Paganese e aprendo, così un’autostrada alla società di Caffo e Beccaria.  E’ il secondo ripescaggio della storia recente della Vibonese. Il primo in terza serie nazionale. Così in alto la Vibo del pallone non era mai stata.

 

L’avvio e l’addio di Costantino. La Vibonese mette sul piatto più o meno un milione di euro (tra somme a fondo perduto e budget gestionale) e, avuto il pass d’accesso in Lega Pro, costruisce in fretta e furia il gruppo che prenderà parte al campionato. La rosa viene affidata a Massimo Costantino, ex Vigor Lamezia. L’avvio è esaltante (per qualche ora i rossoblu stazionano anche in prima posizione). Ma l’effetto “razzo” si esaurisce subito. I leoni di Vibo chiudono il girone d’andata in ultima posizione, in coabitazione con le cugine Reggina e Catanzaro.

 

L’arrivo di Campilongo e la lenta risalita.  La Vibonese cambia. Sulla panchina rossoblu arriva Salvatore Campilongo. E’ lui a prendere il posto di Massimo Costantino, esonerato qualche giorno prima. La squadra rossoblu si attiva sul mercato ed incastona nuovi tasselli anche in squadra. In Calabria sbarcano, tra gli altri, gli attaccanti Bubas e Sowe. Il difensore Moi ed il centrocampista dai piedi buoni Luigi Viola. Sono loro, soprattutto, a suonare la carica in campo e fuori. La Vibonese infila 10 risultati utili di fila (5 vittorie e 5 pareggi) nelle ultime 10 partite, ma non bastano a salvare la categoria per direttissima. Si va ai play out. Avversario: il Catanzaro.

 

Il primo round va ai cugini. La Vibonese si presenta al “Nicola Ceravolo” per il match d’andata play out con il vantaggio della migliore classifica al termine della regular season. Un asso da calare in caso di parità (perdurante). I rossoblu subiscono il vantaggio di casa con un autogol di Sowe ma con Bubas e Viola ribaltano il risultato. Poi l’arbitro giudica da rosso un fallo a metà campo di Giuffrida e l’inerzia della partita cambia. Zanini ristabilisce il pari e Sarao rimette la freccia. Al “Luigi Razza” Vibonese costretta a vincere.

 

La sfida finale su LaC Tv. In settimana pretattica per entrambe le squadre. Hanno lavorato a carte coperte sia Erra che Campilongo. Nessuno vuole avvantaggiare l’altro. Rosa al completo per il Catanzaro. Mancherà Giuffirda, invece, tra i rossoblu che recuperano, però, Moi al centro della difesa. Arbitra il signor Francesco Guccini di Albano Laziale. Assistenti: Andrea Fusco di Torino e Davide Imperiale di Genova. Fischio d’inizio domenica alle 17:00. Una partita che, per motivi di ordine pubblico, verrà trasmessa in diretta su LaC Tv canale 19 del digitale terrestre. 


Alessio Bompasso