Il naso avanti adesso è quello del Catanzaro. A complicarsi la vita, invece, è la Vibonese. Storie di lotterie da play out. Di giostre di emozioni  che salgono e che scnedono. Che passano avanti, finiscono dietro e ritrovano il guizzo di tagliare il traguardo per primi. Storia in sintesi del primo round spareggio per non retrocedere tra le cugine di Calabria. Una si salverà. L’altra dovrà dire addio al professionismo.

Una battaglia fratricida che non ha risparmiato colpi, sorpassi e clamorosi contro-sorpassi al Nicola Ceravolo. Nel primo tempo fa tutto la Vibonese, l’autogol che premia il Catanzaro ed il pari di Bubas. Poi l’1-2 di Viola che manda fa sorridere i rossoblu di Campilongo per qualche minuto. Quanto basta a Zanini per ristabilire gli equilibri. Quato basta a Giuffrida per farsi buttare fuori dal campo dall’arbitro per un fallo, sconsiderato, ai danni di Sarao che poco dopo ribalta ancora i risultato, manda ad un passo dal paradiso il Catanzaro e ad un passo dall’inferno la Vibonese. Domenica secondo round a campi invertiti.

 

Alessio Bompasso