CATANZARO - La rivoluzione è iniziata. Ormai non ci sono più dubbi. Le intenzioni hanno lascito spazio alle certezze. A dare il via ufficiale al nuovo corso del Catanzaro è stato direttamente il patron giallorosso, Giuseppe Cosentino. Senza troppi giri di parole, il numero uno del club dei tre Colli ha bocciato mezza squadra e più in generale il progetto iniziale che puntava al salto di categoria. I risultati altalenanti non permetteranno più ai giallorossi, salvo clamorosi sviluppi, un posto tra le pretendenti alla serie B e allora è meglio ridimensionare e ripartire da giocatori meno costosi ma più affamati. In tanti diranno addio spontaneamente, con altri si dovrà trovare per forza un compromesso. Tra questi c’è Diomansy Kamara, Un sogno in estate, un incubo oggi. Almeno a fine mese. Troppo alto il suo ingaggio, troppo basso il suo rendimento. Cosentino vorrebbe privarsene il prima possibile. Con le valige in mano anche i vari Pagano, dato al Pisa, Pacciardi vicino al Como, Daffara e Fofana. Il Catanzaro vorrebbe trattenere invece Vacca e Rigione, con Russotto e Bindi gli uomini da cui ripartire. A loro verranno affiancati ragazzi di bella prospettiva. Tra questi potrebbe esserci Giovanni Caputa, attaccante classe ’93 in forza alla Leonfortese, squadra in cui ha collezionato 20 reti in due stagioni. Poi ci sarà il ritorno di Mimmo Giampà, l’uomo a cui si affiderà Stefano Sanderra per ricompattare spogliatoio ed ambiente.