Evento sportivo di livello nazionale ed internazionale, un quartiere di periferia che diventa centro della città attraverso la passione delle bocce e del concetto stesso di ricreazione, la memoria verso un uomo dagli antichi valori prematuramente scomparso. Gli ingredienti c’erano tutti, ma ciò che è accaduto nella due giorni di sabato e domenica che ha ruotato attorno alla prima edizione del Memorial dottor Antonio Adamo (per tutti Toniuccio) nel quartiere San Francesco di Crotone, ha quasi dell’incredibile.

I quartieri di periferia, si sa, soprattutto al sud si tengono assieme solo grazie alle parrocchie ed a piccoli centri sportivi e poco altro. Da quando, qualche tempo prima della pandemia, in quella periferia sud di Crotone sono andati via i Gaetanini, è quasi rimasto solo un deserto privo di ogni tipo di riferimento: la certezza è il Cic delle fabbriche che sta per essere tolto dalla scuola elementare chiusa da più di un lustro e squarci urbani maletenuti. È rimasta la Bocciofila CittàdiCrotone voluta e curata, tra gli altri, appunto da Antonio Adamo che proprio da quel quartiere è divenuto medico, padre di famiglia, amministratore e, soprattutto, riferimento sociale come la sua famiglia da sempre.

Una Bocciofila da serie A, perché questa piccola società di periferia, negli anni, con questo nobile e tecnicissimo sport, la squadra si è misurata ad altissimi livelli: andando in giro per l’Italia e non solo, e facendo conoscere la città pitagorica ben prima del calcio! Così, per Claudio Molè, il presidente di oggi di questa società, la figlia del compianto dottore Antonio, Stella, e la numerosa squadra che si è messa in moto nel nome di uno dei suoi figli più nobili, non è stato complicato invitare i più grandi campioni di Bocce che si sono esibiti, prima sabato, in una parata e poi domenica in un vero e proprio torneo.

Sono arrivati a Crotone ed hanno partecipato al torneo Gianluca Formicone (campione del mondo 2019) con Marco De Nicola, Alfonso Nanni e Giuliano Di Nicola; Francesco Santoriello e Antonio Noviello; Raffaele Ferrara e Mario Scolletta. Che abbiano sportivamente vinto i padroni di casa è stata solo una ciliegina su di una torta fatta di migliaia di spettatori dentro e fuori la casa delle bocce (al primo posto i cugini Molè, Lorenzo e Roberto, al secondo posto Leonardo Messina e Francesco Riga, entrambe coppie della bocciofila di Crotone), con al terzo posto, Giuseppe D'alterio e Pasquale D'Alterio e con l’altra coppia crotonese Kristian Piscitelli e Franchino Papa distintasi il giorno precedente.

Insomma un quartiere che si è regalato momenti di aggregazione antichi, dal sapore impreziosito di momenti di sport di altissimo livello come i grandi campioni che erano tutti emozionati nel poter godere, a Crotone, di un pubblico non proprio usuale in nessuna parte d’Italia e del mondo, ringraziando per l’impegno e la dedizione degli organizzatori. Ed è stato davvero autentico e coinvolgente che tutti questi grandi sportivi, arrivati da tutta Italia, potessero sentirsi vere e proprie star attraverso uno degli sport più popolari del nostro paese, collante per l’Italia vera, fatta di periferia, ma troppo spesso relegato a margine delle vetrine patinate. Che tutto ciò sia avvenuto nel nome di Antonio Adamo, medico dell’anima popolare scomparso per un male incurabile a meno di 60 anni, per tutta San Francesco, ha assunto un valore doppio.