L'allenatore degli amaranto analizza ai nostri microfoni il pareggio (1-1) contro la corazzata lametina: «C'è qualcosa da migliorare, ovvio, ma sono sereno e tranquillo»
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Insidiose e rapaci le Aquile di Ardore che si confermano sicuramente ostiche. L'Ardore, davanti al proprio pubblico, rallenta la corsa della Vigor Lamezia fino a ieri a punteggio pieno con due vittorie su due e dimostrandosi quasi impenetrabile in casa. Non è ancora arrivata la prima vittoria stagionale in campionato ma i due pareggi casalinghi contro squadre come Bocale e appunto Vigor Lamezia, senza dimenticare la sconfitta di misura in casa del Brancaleone ma dopo una prestazione valida, testimoniano come la neopromossa darà filo da torcere tutti.
La partita
Succede tutto nel primo tempo, con i padroni di casa più propositivi dal punto di vista del gioco e che si fanno vedere, al quarto d'ora, con un tiro dal limite di Panetta. A sbloccare il match, però, è la squadra vigorina: bella azione del nuovo acquisto Condemi, palla verso Catania che filtra il passaggio a Spanò, con quest'ultimo che scarica in rete. Il vantaggio però dura solo quattro minuti: conclusione di Parafioriti che si imbatte sul braccio di De Nisi e con il direttore che concede il rigore. Dal dischetto ci va Aguero che non sbaglia.
Le parole di mister Alberto Criaco
Ad analizzare il post gara, ai nostri microfoni, è stato il tecnico amaranto Alberto Criaco: «Anche se avessimo perso non avrei detto nulla alla squadra perché ha fatto un'ottima prestazione, poi sappiamo quanto sia sottile il filo tra vincere e perdere. Nel primo tempo abbiamo fatto una grande prestazione dal punto di vista della qualità e, oltre al rigore procurato e trasformato, abbiamo avuto altre due o tre occasioni in cui avremmo potuto fare gol. Al primo affondo la Vigor Lamezia è passata in vantaggio su una palla che potevamo leggere, ma noi abbiamo avuto una reazione da grande squadra. Nella ripresa invece abbiamo riscontrato delle difficoltà nei primi venti minuti ma, alla fine, abbiamo retto nonostante ci mancassero giocatori come Figliomeni, Falzetta, Morabito e Fazzolari che sono tutti potenziali titolari».
«Siamo comunque una squadra giovane - continua Criaco -, che ha ridotto del 20% i costi rispetto alla scorsa stagione ed è il secondo più basso del campionato, e con prospetti di crescita importanti». E ancora: «In 270 minuti abbiamo sbagliato i venti minuti contro il Brancaleone. C'è qualcosa da migliorare, ovvio, ma sono sereno e tranquillo».
Percorrere la strada di Brancaleone
Dopo la bella favola costruita a Brancaleone negli ultimi anni, si potrebbe creare la stessa cosa ad Ardore: «I presupposti per fare come a Brancaleone ci sono, anche perché stiamo formando una grande famiglia e ho un grande gruppo di lavoro con persone valide. Però bisogna avere pazienza perché, così come a Brancaleone al primo anno, riscontreremo qualche difficoltà perché quando arrivo stravolgo tante cose e sono molto esigente».