VIDEO | L'allenatore è soddisfatto dopo i primi 3 punti e chiede vicinanza all'ambiente rossonero: «Felice di guidare la squadra della mia città ma abbiamo bisogno del calore dei tifosi per compiere l'impresa»
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Nell’ultimo turno del campionato di Eccellenza, il Città di Acri ha compiuto una mezza impresa battendo a domicilio, grazie alla rete di Abu Sheriff, i ragazzi terribili della Morrone.
Un successo importante, soprattutto per il morale, arrivato dopo un avvio stagionale che per i rossoneri è stato drammatico. A seguito di una serie di “turbolenze” societarie la squadra è stata costruita a campionato già iniziato e i numeri delle prime 4 uscite ufficiali sono impietosi: 4 sconfitte, con 18 gol subiti e solo uno realizzato tra Coppa e campionato.
Tre punti dal sapore di rinascita per una sfida difficile ma non impossibile, che vede in panchina il giovane Carmine Perri, in passato vice allenatore con Renato Mancini, Mario Pascuzzo e Pietro Delogu.
«Un’emozione unica soprattutto in questo momento particolare – ci dice l’allenatore dei rossoneri -, arrivata contro una squadra organizzata e preparata tatticamente. Questa vittoria ci dà sicurezza nei nostri mezzi e alza il morale dei giocatori ma anche di tutto l’ambiente».
Per Perri una doppia soddisfazione, considerando anche che la vittoria contro la Morrone rappresenta anche il primo successo dell’allenatore in Eccellenza. Ecco dunque le immancabili dediche: «Alla mia ragazza, alla mia famiglia e a tutti quelli che hanno creduto e credono in me».
Al tecnico acrese è stata affidata la panchina in una situazione di emergenza. Una sfida per Perri e una per la società silana: «Ho accettato questa sfida con l’orgoglio di guidare la squadra della mia città – afferma l’allenatore -, per mettermi in gioco ma anche per ricambiare la fiducia di Santo Falcone, del ds Angelo Falcone. Un ringraziamento anche al presidente Stumpo e soprattutto a mister Pascuzzo che rappresenta per me un vero e proprio punto di riferimento sportivo e umano» Ed ancora: «Ho avuto la fortuna di crescere e farmi le ossa con lui (Pascuzzo ndr) ma anche con un altro allenatore straordinario e preparato come Renato Mancini, due tecnici che mi hanno dato tanto».
Adesso l’Acri cerca conferme e punti salvezza. Il prossimo impegno, domenica contro il Brancaleone, tra le mura amiche di un “Pasquale Castrovillari” ancora no-limits per il pubblico, a causa di alcuni lavori di manutenzione che stanno interessando le tribune.
Per Perri una partita delicata, da non sottovalutare, che potrebbe dare continuità e una svolta alla stagione: «Domenica sarà importante fare bene – ci dice –, loro sono una squadra compatta e che gioca bene. A livello fisico siamo ancora in fase di preparazione, ma sono fiducioso perché in questi 15 giorni ho visto ragazzi che si sacrificano, lavorano e danno il massimo. Sono orgoglioso di loro ma adesso dobbiamo continuare a dare il meglio domenica dopo domenica».
Infine un appello ai tifosi: «Devono sostenerci, gioire e soffrire insieme a noi. Acri ha una grande passione per questo sport e noi non vogliamo deluderli ma abbiamo assolutamente bisogno del loro calore per compiere questa impresa»