Il tecnico della squadra amaranto: «Non ci illudiamo, anche perché adesso ci sarà la partita decisiva contro il Cittanova». Protagonista del match l'argentino Lugli, autore di una tripletta. In gol anche Dascoli, Alvarez, Scarcella e Barbieri
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Come da pronostico, la Virtus Rosarno fa il suo esordio col botto. All'appuntamento con l'inaugurale impegno di Coppa Italia, che apre di fatto la stagione 2024/25 amaranto, la formazione di mister Ferraro si fa trovare già in formato campionato mostrando gol, bel gioco e carattere. Un ciclone inarrestabile quello rosarnese e che travolge in pieno il malcapitato Melicucco per sette reti a zero e che mette in evidenza, se ce ne fosse ancora bisogno, la straripante forza della formazione di mister Ferraro.
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Un monologo amaranto
È il pomeriggio di un certo Nicolas Pedro Lugli, sconosciuto al calcio calabrese fino a qualche mese fa e altra (ennesima) scoperta del direttore sportivo Mimmo Varrà, ma andiamo con ordine. Passa un quarto d'ora e la compagine locale trova il vantaggio grazie a un imperioso stacco di testa proprio di Lugli che calcola al millimetro un cross dalla sinistra di Acosta. Passano altri quindici minuti e, alla mezz'ora, la Virtus Rosarno trova il raddoppio con l'altro argentino Thomas Alvarez, funambolo della trequarti. Prima dell'intervallo c'è anche il tempo del tris a firma di Dascoli che, sugli sviluppi di un calcio d'angolo, si inserisce in area da vero centravanti (in piena tranquillità) e di piatto al volo supera Mauro. Nella ripresa la situazione non cambia e, anzi, si accentua. Al 10' st pregevole avvitamento di testa di Lugli che sigla il momentaneo poker che diventa cinquina al 27' st, ancora con un indemoniato Lugli che fa tripletta e si porta il pallone a casa. Alla mezz'ora della ripresa arriva il sesto gol con una gran botta di Scarcella dal limite che toglie la ragnatela all'incrocio dei pali mentre, nel recupero, il giovane Barbieri di testa la fissa sul 7-0.
Niente voli pindarici
Un rullo compressore che fa già paura quello amaranto, ma Ferraro non si fa prendere dall'euforia: «Uno scontro tra squadre appartenenti alla stessa categoria. Domenica scorsa avevo visto il Melicucco, nel match inaugurale contro il Cittanova, e devo dire che mi aveva impressionato dunque abbiamo alzato la guardia. Abbiamo fatto una buona partita anche con i tanti giovani in campo, e sono contento per il piglio e l'attenzione dimostrata». Come detto, però, Ferraro non fa voli pindarici: «Non ci illudiamo, anche perché adesso ci sarà la partita decisiva contro il Cittanova e sarà un incontro importante, anche in chiave qualificazione". E ancora: «Entusiasmo? Questo nella squadra non deve accadere. Le vittorie devono servire per far crescere autostima e consapevolezza. Siamo grandi e vaccinati per cadere nella trappola dell'entusiasmo».