Juve Stabia fermata sull’1-1. La Vibonese merita la vittoria, passa in vantaggio in pieno recupero con una strepitosa punizione di Franchino, poi viene gelata a pochi istanti dal triplice fischio
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La Vibonese ferma la capolista. Termina 1-1 al Luigi Razza, ma la Juve Stabia viene premiata dalla fortuna, mentre i rossoblu, alla chiusura di una delle gare più belle della stagione, hanno pieno diritto di recriminare per una vittoria meritata ma sfumata. Tutto maturato in un finale thrilling difficile da dimenticare: in vantaggio in pieno recupero, la squadra del presidente Caffo viene acciuffata pochi istanti prima del triplice fischio di una sfida dai contorni quasi epici.
Reduci da due sconfitte e due pareggi, che hanno spezzato il filotto positivo utile a lanciare la Vibonese in piena zona play off, i rossoblu scendono in campo con una novità sorprendente: in panchina va il suo miglior realizzatore, il bomber tascabile Taurino, a cui il tecnico Orlandi preferisce la fisicità di Cani (protagonista di una gara di grande temperamento e generosità), che affianca Bubas sulla prima linea, optando per un modulo 4-1-3-2 fin qui praticamente inedito. Scaccabarozzi e Prezioso si sistemano sulle mezze ali, Melillo dietro le punte, Obodo a dirigere il traffico in mezzo al campo. Confermata, invece, la linea difensiva schierata nelle domeniche precedenti, anche alla luce delle assenze forzate di Altobello e Silvestri. La poderosa battistrada Juve Stabia opta invece per un 4-5-1 mascherato in un 4-3-3. Ex di turno i due capitani, Kenneth Obodo e Gigi Viola
La capolista parte subito forte e al 3’ una svirgolata di Tito mette i brividi a Mengoni. La Vibonese d’altronde non si lascia intimidire e tiene bene il campo. Benché non si registrino grosse occasioni da una parte e dall’altra, la gara è piacevole e viaggia su buoni ritmi e all’insegna dell’equilibrio. Semmai sono Obodo e compagni, che giocano senza alcun timore reverenziale, ad affacciarsi pericolosamente dalle parti di Branduani. Per la prima vera palla gol della giornata bisogna arrivare al 38’, quando Melara scodella in mezzo un traversone che Aktaou da posizione favorevolissima spara in curva. Sul capovolgimento di fronte, la Vibonese parte devastante in contropiede ma il bel tiro a giro di Bubas, dopo una bella giocata di Melillo, si spegne di un soffio a lato. La Vibonese c’è e al 42’ costringe, con un tiro teso ma centrale di Scaccabarozzi, Branduani alla presa in due tempi. Un finale di tempo incandescente quello a cui assiste il Luigi Razza, con Viola che proprio allo scadere spara alto, non approfittando di una sbavatura della Vibonese in una diagonale difensiva.
Nella ripresa i due allenatori non apportano cambi ai rispettivi scacchieri. Dopo cinque minuti è la Juve Stabia a sfiorare il vantaggio con un colpo di testa di El Ouazni su cross di Melara, bloccato in bello stile da Mengoni. Un giro di lancette e Branduani deve deviare in angolo di pugno un calcio piazzato insidioso di Scaccabarozzi. Da qui la Vibonese sale in cattedra e domina. Sugli sviluppi del successivo corner, Melillo tenta la conclusione dal limite ma senza impensierire troppo l’estremo ospite. La gara è sempre intensa ed equilibrata, ben diretta peraltro dall’arbitro Santoro di Messina. All’11’ la palla gol più ghiotta dalla giornata: cross di Scaccabarozzi e Malberti dal limite dell’area piccola schiaccia a colpo sicuro di testa ma Branduani respinge e poi i compagni sbrogliano la mischia che si accende sulla linea di porta. È il momento della girandola dei cambi per i due allenatori e Orlandi getta nella mischia l’asso Allegretti al posto di uno spento Bubas. Il tema del match non cambia e al 24’ una incerta presa di Branduani su tiro dal limite di Melillo causa un sussulto sugli spalti. Al 27’ bella giocata e bel tiro dal limite di Allegretti deviato in angolo.
È una gran bella partita quella che gioca la Vibonese, che spinge forte e di nuovo con Allegretti, su traversone di Cani, mette ancora i brividi alle vespe alla mezz’ora. Il tandem Cani-Allegretti funziona e al 35’ serve a Scaccabarozzi un gran pallone ma il terreno di gioco tradisce le intenzioni del bravo jolly rossoblu. Al 38’ Orlandi spinge per il colpaccio e getta nella mischia anche Taurino, concludendo, di fatto, con tre punte. La Vibonese ci crede fino alla fine in una vittoria e al 47’ passa in vantaggio. Il neo entrato Collodel guadagna un calcio di punizione. Sul punto di battuta, dai trenta metri, si porta l’altro neo entrato Franchino, che scarica di collo pieno a 150 chilometri orari sotto l’incrocio di Branduani. Un gol magnifico. La gioia però rimane strozzata in gola, quando Carlini, sugli sviluppi di un calcio di punizione, al 49’, gonfia la porta di Mengoni. Finisce 1-1, con un incredibile finale, che nega alla Vibonese una vittoria meritata. Finisce comunque tra gli applausi. Applausi ad una Vibonese da applausi.