VIDEO | Due mesi senza vittorie: si complicano le cose per i rossoblù. Il tecnico fa autocritica dopo la sconfitta con la Virtus Francavilla e spera di riuscire a superare questo momento difficile
Tutti gli articoli di Sport
PHOTO
L’ultima vittoria in assoluto risale al 2 dicembre (2-0 in trasferta con la Casertana). Al Luigi Razza invece non si vince dal 15 novembre (1-0 al Potenza). Su 21 gare di campionato la Vibonese ne ha vinte solo quattro e adesso, dopo aver disputato nove giornate senza vittorie, la zona play out è vicinissima. Una classifica che si fa sempre più delicata, allora, per la squadra rossoblù e, stavolta, in casa contro la Virtus Francavilla, anche una prova, dal punto di vista del gioco e del carattere, al di sotto delle attese.
Non arriva la svolta in casa della Vibonese, punita da una Virtus Francavilla superiore in tutto: nel carattere, nel vincere i contrasti in ogni zona del campo e anche nella concretezza sotto porta. Se vogliamo anche nella manovra di gioco i pugliesi hanno mostrato di avere delle idee, che sono invece mancate ai rossoblù. Una squadra, quella di Galfano, disattenta in fase difensiva. Emblematico il modo in cui si è incassata la prima rete, con il mediano ospite capace di inserirsi e di colpire da solo nel cuore dell’area vibonese. Ma è sul piano mentale che si è registrato il calo più evidente e l’allenatore Angelo Galfano lo conferma.
«Siamo mancati sotto l’aspetto caratteriale – questa l’autocritica del tecnico rossoblù - e anche del gioco e sotto quest’ultimo aspetto è la prima volta che ciò accade. Stiamo attraversando un momento difficile, il secondo dell’attuale stagione dopo aver dovuto fronteggiare il covid. Di conseguenza bisogna cambiare registro, con il lavoro, per ritrovare cattiveria agonistica, voglia di soffrire, per dare tutto».
Angelo Galfano continua: «Il responsabile sono io ed è giusto che sia proprio io a far uscire la squadra da questa situazione. Spero di recuperare qualche calciatore: ne abbiamo fuori alcuni per noi importanti». Ed infine: «Bisogna ritrovare già a partire da domenica quello spirito garibaldino che avevamo fino a qualche mese addietro».