Dalla Dominante del 1914 alla seconda in classifica in Serie B di oggi. È il compleanno della squadra dello Stretto, che più che mai continua a far sognare
Tutti gli articoli di Sport
PHOTO
11 gennaio 1914, 11 gennaio 2023. Da 109 anni il calcio a Reggio Calabria esiste e viene portato avanti con amore e passione. Di denominazione e colori sociali ce ne sono stati diversi: dalla Dominante all’AS Reggina, dal bianconero d’origine all’amaranto che oggi rappresenta un popolo. In ogni angolo d’Italia ci sono spruzzate d’amaranto, quello che rappresenta praticamente il link, quasi genetico, fra l’essere e appartenere.
Una storia ultracentenaria
Onori e oneri, vittorie e sconfitte, drammi e momenti di esaltazione: nella sua ultracentenaria storia la Reggina ha rappresentato tantissimo, per Reggio e per la sua gente. Motore socio-economico fra i più potenti della città, vessillo da innalzare, orgogliosamente, sia negli anni patinati della Serie A che in quelli polverosi vissuti in Serie D.
Reggio si è spesso aggrappata alla Reggina, come tutt’ora accade, nei momenti più bui, così come viceversa: una simbiosi completa, che giustifica anche una certa linea di dignità che, nonostante un contesto non entusiasmante, ha permesso all’amaranto di sperare, sempre.
Sogni e piedi per terra
Oggi, con una squadra seconda in classifica in Serie B, si sogna. L’oggetto del desiderio non lo nominiamo, anche un po’ per questioni di scaramanzia e anche perché le vicissitudini societarie della scorsa primavera impongono di mantenere sempre la calma, evitando voli pindarici e escursioni d’entusiasmo troppo elevate.
A Reggio, in fin dei conti, basta avere una società e una formazione da seguire e di cui essere fieri e la fierezza può nascere sia nella vittoria che nella più amara delle sconfitte. Che, in 109 anni, hanno colorato d’amaranto una città e innumerevoli generazioni: buon compleanno, Reggina.