La Gioiese ritorna nel proprio stadio dopo quasi un anno e la giornata di festa è coronata con la vittoria che regala di nuovo il sorriso al popolo viola, che da tempo aspettava questo momento. La gara contro il San Luca, finita 2-1 per i padroni di casa, è stata vissuta nel ricordo del compianto giocatore, allenatore, presidente onorario del club pianigiano don Mimmo Mercuri, autentico maestro di sport e di vita di generazioni di gioiesi, venuto a mancare pochi giorni addietro.

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A Gioia Tauro non c’è una persona nata dagli anni ‘70 al 2000 che non abbia avuto lui come allenatore. Quindi i ricordi che legano la comunità alla sua figura sono radicati nel profondo di ognuno. Ieri allo stadio era unanime e sincero il pensiero “Ci sentiamo tutti figli di don Mimmo”.

Il suo essere spontaneo, diretto, umile, leale, lo ha reso un esempio e fatto apprezzare indistintamente da chiunque lo abbia incontrato nel proprio cammino.

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Don Mimmo, prima della gara valevole per la trentesima giornata del campionato nazionale di Serie D, è stato omaggiato con un emozionante minuto di raccoglimento. Il pubblico che gremiva gli spalti del “Pasquale Stanganelli” e i ragazzini della scuola calcio ai bordi del terreno di gioco intonavano a gran voce “don Mimmo, don Mimmo”, mentre applausi scoscianti accompagnavano i cori degli ultras a lui dedicati.

Un momento toccante in memoria di un uomo che ha lasciato il segno. La Gioiese gli ha dedicato la vittoria ottenuta ieri, che di sicuro lo avrà reso felice anche da lassù. Il figlio Agostino Mercuri, presente allo stadio, ha raccolto l'abbraccio della società e dei tifosi, e ha ringraziato tutti a nome della famiglia per l'affetto dimostrato al caro papà.