Vincere un campionato è sempre emozionante ma vincerlo nella tua città, davanti ai tuoi tifosi, lo è ancora di più. Lo sa bene Claudio Morelli che ieri, in un caloroso Gianni Renda ha festeggiato la promozione in Serie D, avvolto dal calore dei tifosi giallorossi che hanno incitato la squadra con cori e coreografie per tutti i 90 minuti. Solo due anni fa, il 27 marzo 2022, Morelli festeggiava la promozione nel massimo campionato regionale con la Promosport, anche quella volta tra le mura amiche del “Rocco Riga”.

Nelle sue vittorie, il tecnico lametino è sempre stato affiancato dal presidente Angelo Folino Raso, infatti in soli 3 anni hanno raggiunto insieme due vittorie di campionato, una semifinale nazionale playoff per la Serie D (lo scorso anno con la Promosport) e ben due finali di Coppa Italia. Una coppia che continua a dimostrarsi vincente.

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Abbiamo chiesto al tecnico lametino, intervenuto ai nostri microfoni, le emozioni a caldo per il successo appena raggiunto, ecco le sue parole: «è un’emozione indescrivibile vincere nella tua città e lo è ancor di più vincere, in circa tre anni, due campionati in due comunità diverse, nel 2022 a Sant’Eufemia con la Promosport e ora con il Sambiase. Sono delle vittorie che mi riempiono di orgoglio. Non è stato semplice e sono molto sodisfatto del lavoro svolto con il mio staff e dalle persone che mi sono state vicine, dai calciatori alla società, nessuno escluso. Adesso è tempo di festeggiare».

Una vittoria che vale ancor di più considerando gli ultimi anni turbolenti della società giallorossa, a tal proposito sottolinea Morelli: «dopo le vicissitudini degli ultimi anni che ha vissuto la piazza del Sambiase, questa vittoria ripaga alcune persone dei sacrifici fatti. Nella vita alcune volte si possono fare degli errori ma l’importante è che le cose ritornino al loro posto e il Sambiase lo ha fatto nel migliore dei modi con i vecchi soci e l’entrata in società del presidente Angelo Folino Raso, un passo che ha dato maggiore convinzione e ha permesso di portare avanti questo progetto chiamato Serie D».