Il momento di forma dei tirrenici ha sicuramente due protagonisti indiscussi: uno è il mister Alberto Aita, vecchia gloria del Cosenza Calcio, l'altro è il capitano Angelo Petrone, centrocampista diventato una macchina da gol
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Il PraiaTortora tenta l'impresa di vincere la Coppa Italia Dilettanti sfidando domenica prossima il San Luca. All'ombra dell'isola Dino l'entusiasmo è alle stelle e il momento d'oro dei cosentini - saldamente primi in classifica di Eccellenza - fa ben sperare.
Ma, per il momento, dentro e fuori lo stadio Mario Tedesco di Praia a Mare, nessuno si sbilancia sul pronostico e l'imperativo è quello di mantenere alta la concentrazione e tenere i piedi ben piantati a terra, a meno che non ci sia bisogno di sfondare la porta avversaria con il pallone da gioco.
Tuttavia, la carica travolgente degli azzurri è sotto gli occhi di tutti e anche essere arrivati fin qui, è, comunque vada, un'impresa non da poco. Tale e tanto successo ha sicuramente due protagonisti indiscussi: uno è il mister Alberto Aita, vecchia gloria del Cosenza Calcio, l'altro è il capitano Angelo Petrone, centrocampista diventato una macchina da gol, che da qualche giorno ha tagliato il traguardo dei cento colpi andati a segno con il Praia. Per conoscerli meglio, li abbiamo messi a confronto in un’intervista.