Il campionato di Eccellenza è giunto a due terzi del proprio cammino e, come avevamo fatto dopo le prime dieci giornate, ecco una nuova tornata di giudizi e di voti, relativi agli allenatori (e di riflesso anche alle squadre) alla vigilia delle gare che avviano l’ultima parte della stagione regolare. Giudizi e voti sono legati non necessariamente alla posizione in classifica. Nell’analizzare le 16 squadre e i rispettivi tecnici abbiamo considerato diversi fattori, fra i quali anche il valore delle rose e ai risultati ottenuti rispetto agli obiettivi iniziali. Giudizi ovviamente opinabili, relativi a ciò che si è visto finora.

Alberto Criaco abile stratega

Con tutto il rispetto per il Brancaleone, ci sono alcune squadre di Prima categoria che hanno un budget superiore e che spendono di più. Questo per dire che si è operato, in sede di costruzione della rosa, con grande parsimonia (considerando la realtà in cui si opera) e che mister Criaco ha a disposizione una formazione “normale”. Nel momento in cui si analizza l’operato di un allenatore occorre anche considerare il materiale a disposizione, fermo restando che tutti, in casa rossoblù, hanno dato il massimo e meritano solo applausi. La squadra è praticamente la stessa della Promozione, con giusto qualche ritocco. Non c’è la panchina lunga (tutt’altro) e, per l’intero girone di andata, Criaco ha giocato praticamente senza una prima punta di ruolo. Eppure affrontare questo Brancaleone è complicato per tutti. Non ha mai perduto in casa (unico nel torneo) e c’è chi ha tirato fuori la storia che “su quel campo è impossibile giocare”, come se in Eccellenza calabrese fosse pieno di gente che ha sempre giocato a San Siro! La migliore risposta è arrivata sabato scorso a Valanidi, sul sintetico: un partitone dal punto di vista tecnico, tattico e atletico. Questo a dimostrazione che il Brancaleone ha idee, gioco, risorse, segna su calcio da fermo, ha un tecnico che studia gli avversari, attua le mosse opportune, è un martello e viene seguito dalla squadra: se in 29 delle ultime 50 partite di campionato il Brancaleone non ha subito reti, un motivo ci sarà! Intanto è salito al 5° posto, con merito: il voto è di 8,5 per Alberto Criaco e forse ci siamo anche tenuti un po’ bassi per quello che si è visto sul campo!

Graziano Nocera non vacilla

Il colpetto che gli ha assestato la Promosport, alla prima di ritorno, non ha inciso. Nel secondo spezzone di stagione la sua Gioiese ha vinto la Coppa Italia ed è rimasta saldamente al comando (anche perché dietro fanno a gara a chi perde più terreno e/o occasioni). La gestione dello spogliatoio è perfetta e poi c’è la solita tempra e ci sta anche quello spirito di gruppo che ha portato la squadra a vincere in casa della Reggiomed subito dopo il ko interno con la Promosport, fra l’altro episodico. Non ha un bomber dalla doppia cifra, però ha trovato soluzioni alternative per vincere la partita. E quando la Gioiese è sul pezzo, ossia quasi sempre, le gare le vince sempre. Altro aspetto di non poco conto: è rimasta imbattuta in nove delle ultime 12 giornate. Voto 8 per Graziano Nocera. Vedremo adesso con il doppio impegno campionato-coppa come riuscirà a gestire le cose. Ma il traguardo si avvicina.

Gregorace, orgoglio e rimpianti

Ha toppato solo una gara nelle ultime dieci (quella di Lamezia con la Promosport). Inoltre viene da pensare ai due punti perduti al 96° contro la Paolana ed a quelli gettati via (da fessi) contro il Bocale, altrimenti la sua già ottima classifica, sarebbe ancora più straordinaria. Saverio Gregorace (voto 7,5) ha fatto un bel lavoro, soprattutto nell’ultimo periodo, nel quale lo Scalea, prendendo contezza dei propri mezzi, se l’è giocata ovunque e con chiunque senza problemi. Quella seconda posizione, in una stagione in cui si è partiti a fari spenti, è ovviamente un grande motivo di orgoglio. Finora, decisamente un gran bel campionato.

Infusino, Scorrano e Caridi: bene così

Siamo alla Morrone: ha superato una fase negativa (dieci gare senza vincere) rialzandosi con 4 vittorie di fila. Dal mercato sono arrivati un paio di rinforzi in attacco, necessari per non soffrire. Al solito va avanti con la freschezza e la mentalità aperta: mister Infusino (voto 7) continua a far crescere i tanti giovani in organico (la squadra è terza nella graduatoria relativa al “progetto giovani”), proseguendo sulla linea di quel programma che andrebbe preso ad esempio da tanti.

Dopo che il dg Mimmo Varrà ha rivisitato l’organico, il Soriano, che pure non si era mai espresso male, ha iniziato anche a far punti, salendo dal 12° al 7° posto con una serie utile di cinque giornate. Umberto Scorrano (voto 7) ha dovuto amalgamare in corsa il gruppo, ma la pausa invernale è servita per compiere un bel lavoro assieme al prof. Nucera. Adesso questo Soriano è un problema per tutti. Di non poco conto la crescita di alcuni under di prospettiva.

Ed eccoci a Caridi: ha perso pezzi ed ha la rosa contata. Eppure ha pareggiato a Gioia ed ha battuto la Promosport. Trasmette al gruppo personalità e voglia di far bene. È dura senza ricambi, eppure le risorse reggono bene. Per quel che si sta vedendo non dovrebbe avere problemi a salvarsi, ma è meglio non abbassare la guardia. Caridi è comunque un tecnico che sa il fatto suo. Voto 7.

Reggiomed: l’incompiuta

Si ritrova in squadra due goleador del calibro di Salvador e Fioretti (18 reti in due) ma ha steccato con la Gioiese e si è fatta raggiungere dal Brancaleone dopo essere andato avanti di due. Rimane il senso di una grande incompiuta, questa Reggiomed, chiamata ad accelerare nel ritorno per conquistare nuovamente il secondo posto. Pasquale Sorgonà è alla guida della squadra da sei giornate (voto 6) nelle quali ha giocato 5 partite e mezzo (bisogna recuperare il secondo tempo con la Morrone).

Il lavoro di Viscardi e Galati

Il Rende, chiudendo l’andata con sei risultati utili di fila, sembrava essersi messo sulla corsia giusta per raggiungere in largo anticipo la salvezza. Alcuni risultati nel girone di ritorno hanno rallentato la corsa, ma il lavoro di Viscardi (voto 6,5) rimane apprezzabile con una squadra giovane, nella quale sono stati comunque inseriti alcuni elementi di esperienza per salvarsi senza affanni. Al termine dell’andata era in vetta alla graduatoria del “Progetto giovani”.

Per Francesco Galati di rinforzi di peso non è che ne siano arrivati, tutt’altro. Anche qui rosa risicata con diversi giovani, alcuni prelevati dalla categoria inferiore. Senza bomber dalla doppia cifra, il tecnico ha trovato nuove soluzioni in attesa dell’esplosione finale di Ferreira sul quale sta lavorando. Se si esclude lo 0-3 di Isola, le altre tre sconfitte della sua gestione sono arrivate con il minimo scarto, segno che il Gioiosa è sempre rimasto in partita, vivo e vegeto. Voto 6,5 per Galati, ma per la salvezza bisognerà ancora soffrire.

Il passo rallentato di Isola, Paolana e Promosport

Quella di Maiolo (voto 6) è la squadra che ha segnato di più (41 reti) e pareggiato di meno (2 come la Gioiese). Ma otto sconfitte su 20 gare sono veramente tante. Nella parte centrale della stagione non è riuscita, l’Isola Capo Rizzuto, a vincere mai più di due gare di fila e quel solo punto preso nelle ultime tre giornate, con 8 reti sul groppone, impone una serena ma attenta riflessione per rialzarsi subito.

L’effetto Tony Lio ha dato la scossa alla Paolana per chiudere il girone di andata fra i “vivi” (16 punti in 7 giornate), anche grazie ad una rivisitazione dell’organico ed all’innesto di un elemento sprecato per la categoria, come Ciccio Corapi. Il pessimo avvio nel girone di ritorno (due pari e 3 ko) ha fatto suonare nuovamente il campanello d’allarme. Il voto è quindi la sufficienza (6) e nell’ultima parte del torneo bisognerà conquistare la salvezza.

Stessa votazione per Claudio Morelli e la Promosport, caduta a Monasterace dopo 12 risultati utili di fila. Qui ci sarebbero tante cose da dire, ma cerchiamo di sintetizzarle. Nel momento in cui si vince a Gioia, e si torna a sperare nella promozione, dopo aver battuto anche il Sersale, poi non si possono fare due punti fra Stilomonasterace, Rende e Gioiosa (con tutto il rispetto per gli avversari). La squadra ha avuto la possibilità di insidiare la capolista, ma l’ha gettata via malamente. A due terzi della stagione si ritrova a -10 dalla vetta, un traguardo parziale che non può soddisfare ed al quale va aggiunto anche l’amaro ma meritato ko nella finale di coppa. Però mister Morelli (voto 6) ha delle attenuanti per via di una serie assurda di infortuni (quasi tutti di natura traumatica) che avrebbero abbattuto anche un toro. Giusto per dare alcuni dati: Umbaca out dopo 3 gare, Baclet stagione finita dopo appena 6 presenze (e 5 reti). Angotti ha saltato 8 partite. E poi ecco lo stop di Rekik, Villella, Trentinella. Così è veramente difficile lottare per il vertice, al netto dei propri errori.

Quattro bocciature

Non riesce, il Gallico Catona, a trovare la giusta continuità di risultati. Tre allenatori cambiati e squadra zavorrata ancora in zona play out. Barillà è arrivato da poco e il voto (5) in verità è per la squadra e non per lui. Vanno peggio le cose in casa del Sersale: nessuna vittoria e nessuna rete nel girone di ritorno. Nel momento in cui bisognava svoltare, si è andati incontro invece ad una serie di risultati negativi. A mister Gabriele (voto 4,5) il compito di far cambiare rotta alla squadra, onde evitare guai seri. Il Sersale ha conquistato 8 punti nelle ultime 13 giornate. Un ruolino da retrocessione.

Sul Bocale c’è poco da dire: il nuovo allenatore Saviano non è giudicabile: il voto pessimo (4) è per tutta la squadra e per la società. Questo via vai di calciatori è indicativo sul modo in cui si sono gestite quest’anno le cose (male, ovviamente). Infine resta l’Acri: anche qui Russo, nuovo tecnico (da comprendere cosa è andato a fare) non può avere alcun voto. Il 3 del nostro pagellone è per chi ha portato l’Acri in questa situazione. Se l’obiettivo è salvare il titolo, viene da capire cosa si potrà fare, con le stesse identiche condizioni, il prossimo anno in Promozione.