Nel primo tempo la formazione calabrese regge botta e le due squadre rientrano negli spogliatoi sul risultato di 0 a 1. Poi gli ospiti dilagano nella ripresa
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Il Locri deve sottostare al volere della capolista. La partita è stata giocata ad un ritmo frenetico, con la gestione repentina di fraseggio e azioni, ma ha anche espresso i due volti del Locri. Se nel primo tempo la formazione amaranto ha mantenuto la sola distanza di un gol lasciando aperta ogni possibilità di allineare il risultato, nella ripresa il divario è stato evidente, come testimonia proprio lo 0-4 finale. Nulla da eccepire alla formazione campana, presente in ogni reparto, vivida nel suo gioco ma soprattutto nel recupero dei palloni. Il Locri non ha tirato i remi in barca dal punto di vista del credo agonistico e della forma atletica ma, per dirla alla Polifroni, non ha dimostrato il carattere necessario per contrastare una formazione così completa come la Scafatese. Il fatto che Palmieri abbia fatto sula la partita non è tanto grave come averla squilibrata già dopo tre minuti di gioco. Il suo traversone dalla distanza si insacca sicuro dopo aver raccolto una palla fuori area. La rete taglia le gambe al Locri che risponde subito, azione su azione, con Leveque. Al 5’ lo fa con una conclusione in diagonale dalla sua fascia sinistra, sulla cui palla interviene in tuffo Becchi. Quando Palmieri ci riprova una delle tante volte, al 12’ entrando astutamente dal fianco sinistro del suo scacchiere, Leveque ribatte su capovolgimento di fronte dal centro dell’area. Il risultato non cambia, la Scafatese cresce e punge, con Cham al 15’ e con Neglia al 21’. Cham sferra un colpo a filo d’erba ma non inquadra lo specchio. Il diagonale parte dal vertice destra dell’area. Aumentano le coperture e i contrasti, gli spazi si fanno stretti e il possesso palla necessita strategie. Nel segmento temporale che conduce al doppio fischio di Spera diminuiscono le azioni a rete e aumentano le soluzioni di gioco, fino a quanto Palmieri non chiude la frazione con una conclusione piazzata che capitan Aquino sventa in scivolata.
La ripresa è tutta di Palmieri che confeziona la tripletta, di Cozza che tenta la “reconquista” con i cambi del primo minuto e di Becchi che mantiene inviolata la sua porta. Il Locri immette Reis e Pelle, arretrando Leveque. Pelle fa arrivare in area di porta un diagonale controllabile per il portiere campano. La punizione di Neglia sorvola la porta mentre la palla trasformata subito dopo dalla bandierina trova un buon colpo di testa da parte di Vacca. È il preludio del raddoppio esterno, inflitto da Palmieri su conduzione lenta di Albadoro lungo il corridoio centrale. Il tempo di avere i suoi ai fianchi e l’attaccante della Scafatese lancia Palmieri oltre il suo uomo in marcatura, permettendogli di mandare la palla all’interno del palo opposto. Questa volta il risultato cambia e lo 0-2 è effimero. Tre minuti più tardi Palmieri rifà tutto allo stesso modo, al 18’, con palla che arriva dall’alto. In campo mancava solo Foggia che entra e in un quarto d’ora gioca, serve e segna.
Il tabellino
LOCRI – SCAFATESE 0-4
LOCRI (4-3-3): Donini; Scarfiello, Aquino, Pantano, Santella (27’ st Larosa); Simonetta, Rizzo, Zucco (1’ st Reis), Romano (27’ st Aprile), Tiganj (1’st Pelle), Leveque. In panchina: Lauritano, Aquino V., Sanchez, Gualtieri, Yakubiv. Allenatore: Cozza
SCAFATESE (4-3-3): Becchi; Di Paola (19’ st Potenza), Markic, Chiarello, Cham; Esposito (19’st Altobello), Aliperta, Vacca; Palmieri (32’ st Gagliardi), Albadoro (27’ st Foggia), Neglia (19’st Armeno). In panchina: Andreoli, Vacca A., Santarpia, Sowe. Allenatore: Fabiano
ARBITRO: Spera di Barletta (Santoro di Taranto e Gorgoglione di Barletta)
MARCATORI: 3’ pt, 15 e 18’ st Palmieri, 43’ st Foggia.
NOTE: terreno in ottime condizioni e giornata soleggiata. Spettatori seicento circa. Ammoniti: Donini e Rizzo (L). Angoli: 5 - 8. Recupero: 1’- 4’.