In Serie D prosegue il momento negativo di una squadra che ha cambiato ancora allenatore. La “gestione Saladini” ha privilegiato tecnici non calabresi, con risultati negativi
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Il progetto della squadra unica, che tante polemiche ha fatto sorgere a Lamezia Terme, inizia a vacillare. E mentre da più parti si pensa che sia giunta al capolinea l’idea di portare la squadra cittadina nei professionisti, il Lamezia di Serie D continua a deludere. Anche quest’anno tanti calciatori utilizzati e ennesimo cambio in panchina: durante la “gestione Saladini” fra Vigor prima e Lamezia Fc poi, in meno di tre stagioni, sette allenatori e poche soddisfazioni.
L’aspetto che fa più riflettere è che con tanti tecnici locali di un certo valore, il club sia andato puntualmente a scegliere allenatori da fuori regione, i quali però, per vari motivi, non hanno portato i risultati sperati. Solo per un breve periodo quella che doveva essere la “squadra unica” di Lamezia si è affidata a un allenatore calabrese (e lametino) e i risultati, in termini di punti, sono arrivati. Ma è bastata una sconfitta (l’unica della sua gestione) per dargli il benservito. Stiamo parlando di Tony Lio, alla guida del Lamezia Terme nella passata stagione per 9 giornate, nelle quali ha conseguito 20 punti, per una media di 2,22 punti a partita.
Fra i sette allenatori che si sono succeduti durante la gestione che avrebbe dovuto regalare il professionismo alla città di Lamezia Terme, Tony Lio è stato così il migliore, davanti ai sei “stranieri” scelti prima e dopo. Con 1,88 troviamo Vargas (allenatore nel mini torneo di Eccellenza), davanti a Erra e Campilongo (media punti identica: 1,85, registrata la passata stagione, quando sono stati appunto 3 i tecnici avvicendatisi sulla panchina gialloblù). A seguire con 1,80 troviamo Novelli, esonerato poco meno di un mese addietro e con 1,40 Morgia, scelto per guidare la Vigor nel torneo di Eccellenza 2020/21 poi annullato per la pandemia.
L’ultimo della lista è De Luca, arrivato da poco, con il quale la situazione non è migliorata, alla luce delle tre sconfitte nelle quattro giornate della sua gestione. E se quel titolo di Serie D rimane sempre più avvolto nel mistero per ciò che riguarda il futuro, la certezza a Lamezia Terme è data da Tony Lio, calabrese e lametino, che avrebbe meritato maggiore fiducia. Certe volte la migliore soluzione è quella più vicina, ma stranamente si preferisce guarda altrove. I numeri, però, sono lì a testimoniare quel che ha detto il campo.