Il tecnico dei rossoblù cauto, trasparente anche con i singoli ma determinato, ha studiato la squadra siciliana di mister Modica. In conferenza stampa si è detto certo che i suoi sono pronti al di là del mercato ancora aperto
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Domani prima ufficiale stagionale 2024/25 allo stadio “Ezio Scida” di Crotone arriva il Messina per il match valido per il primo turno eliminatorio della Coppa Italia di Serie C. Alle 21.00, nella città pitagorica, i rossoblù di Emilio Longo aprono il nuovo corso dei Vrenna.
Se il Crotone inizia a prendere forma, c’è tanta curiosità attorno al primo undici ufficiale del Messina che sarà scelto da Giacomo Modica. Tra le poche certezze in Sicilia c’è l’impiego del 2004 Curtosi tra i pali, fin qui unico portiere ufficializzato in sede di mercato; in difesa mancherà Salvo che ha anche lasciato il ritiro di Zafferana Etnea. Probabile l’impiego dell’esperto Antonio Marino, insieme a Lia, Manetta e Morleo che potrebbe agire largo sulla sinistra. Ortisi “salirebbe” in mezzo al campo al fianco di Frisenna e Franco. Davanti il nuovissimo tridente formato da Blue Mamona e Petrungaro ai lati di Anatriello. L’attesa è quella di definire l’operato della società sul mercato, fin qui deludente a leggere i tifosi che giornalmente manifestano il proprio disappunto soprattutto sui social.
E se per la prevendita dei biglietti, c’è stato il via solo ieri pomeriggio sul sito di TicketOne e nei punti vendita abilitati, mister Emilio Longo ha confermato in sala stampa tutte le buone impressioni date fino ad oggi che, a Crotone, pare inizino anche a spazzare le delusioni delle scorse stagioni, in attesa che possa scoppiare addirittura entusiasmo.
«Certo non possiamo essere al meglio dopo 4 settimane di lavoro. La squadra ha dato disponibilità totale per le nuove idee che presuppongono innanzitutto a cercare di stare il più possibile nella metà campo avversaria – esordisce Longo in conferenza pre gara - chi c’è conta, l’assenza di Di Pasquale per squalifica mette alla prova un principio che deve sempre valere; perché qualsiasi alibi serve solo ai deboli, siamo una squadra forte e penso che saremo in grado di dimostrarlo già da domani».
«Io proverò a mettere a proprio agio tutti i calciatori in funzione di una idea che non è mai chiusa - specifica il mister in funzione dell’assetto che proporrà in campo – Silva ed altri arrivati devono sentirsi in grado di poter dare un contributo ed aprire anche il loro stesso recinto che, anche i giovani, spesso si creano rispetto alle proprie caratteristiche». Quando gli viene chiesto a che punto sia la squadra rispetto ai 5 o 6 calciatori che arriveranno per altrettanti in partenza preannunciati dal Direttore Generale specifica: «non è detto che quelli che arriveranno saranno tutti titolari, tanto meno, sin dall’inizio; io sono stato chiaro sin dall’inizio con la squadra e con i singoli, tutti si sono messi a disposizione così come lo farà chi arriverà, dunque siamo pronti per fare bene, vincere e passare il turno; il mercato è aperto ma deve essere un vantaggio non un limite e, tanto meno, un’aspettativa».
Poi non si sottrae mai sui giudizi singoli come su Vitale e Schirò ritrovati, piuttosto che su Kostadinov e Rojas che rispettivamente ha dovuto faticare con la lingua il primo, mentre con l’atteggiamento il secondo; così come su Groppelli, lo stesso Guerini e soprattutto Silva, elogi e attese camminano di pari passo. A termine dell’incontro con i giornalisti specifica su tutti i giovani arrivati e non solo su Guerini appena sbarcato da Bergamo: «Sono soddisfatto di tutti e sono certo che faranno campionati importanti, con la speranza di poterlo vedere già a Crotone; anche per questa ragione vorrei riuscire a regalare a tutti la voglia di osare senza avere paura di sbagliare, soprattutto in questa prima allo Scida che sento con responsabilità ed emozione che vorrei godermi appieno».