A seguito di un primo tempo bloccato nella seconda parte della gara viene confermata la forma del portiere rossoblù che ottimizza la buona volontà dei pitagorici che non riescono però a sciogliere i nodi di un campionato ancora anonimo
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Per il supplemento della ventiseiesima giornata del girone C di lega Pro, molte hanno già giocato ieri con i pareggi di Juve Stabia e Avellino e la vittoria del Taranto per rimanere a quelle di alta classifica, in Basilicata va in scena Davide contro Golia. Anche se è il Picerno a chiamarsi piccolo con molte delle squadre che oggi precede in classifica e non solo contro il Crotone che arriva in terra lucana con fame di vittoria. Ed anche per chi si stupisce che questo stadio di scena oggi pomeriggio, il Donato Curcio, ha una capienza di meno di 1600 posti, deve ancora rammentare che Picerno, fa poco più di 5000 abitanti in tutto. Ma al fischio di Antonino Costanza, saranno 11 contro 11 e con 5 cambi a testa, e solo dopo potremo dire se i 7 punti con cui i padroni di casa precedono lo squadrone di Mister Zauli, saranno apparsi giustificabili o meno.
Primo tempo
Il primo tentativo è di marca ospite al secondo minuto, con Comi che riceve in area da rimessa laterale lunga di Giron e prova la rovesciata che termina alta. Il buon impatto degli ospiti è confermato dal corner di Giron dalla sinistra al 10’, con Merelli costretto ad uscire con i pugni con la palla che finisce sul sinistro di Giron che prova la girata ma la sfera termina alta. Fino al 20’ rimane una certa pressione più costante e razionale del Crotone con il Picerno che prova ad innescare immediatamente contro offensive con scarsa precisione ed incisività. Ma al 25’ è Esposito che va via sulla sinistra, rientra sul destro e mette una gran palla al centro dove arriva Santarcangelo in spaccata mandando alto, episodio che sottolinea come ora il Picerno provi a trovare le giuste distanze tra mezzepunte ed attaccante, anche per asfissiare meno Murano che, ovviamente, è controllato a vista. Poi una serie ancora incerta per una supremazia mai consolidata fino al 37’ quando un destro all’angolino basso di Murano, entrato autorevolmente in area, costringe Dini a distendersi sulla sua sinistra e sventando con un indispensabile grande intervento. Il Crotone accusa il colpo e non riesce più a pressare alto e provare a comandare la gara. Così termina il primo tempo a reti bianche una gara ancora bloccata.
Secondo tempo
Nell’avvio sembra più pimpante il Picerno di Emilio Longo che forse è riuscito a restituire leggerezza ai suoi che fanno girare meglio palla, soprattutto nella metà campo degli ospiti. Fino all’ora di gioco, non ci sono però grandi occasioni, anche se Zanellato deve rimediare un giallo pesante (mancherà nella prossima sfida cruciale contro il Taranto allo Scida). Cambiano insieme Longo e Zauli: entrano Ceccarelli ed Albadoro al posto di Santarcangelo e Graziani; Vitale entra al posto di Comi cambiando comunque assetto degli ospiti spostando D’Ursi più avanti che non è proprio una punta. Botta e risposta di occasioni con gli squali pericolosi grazie a Zanellato che di testa, su corner dalla sinistra di Giron, schiaccia bene ma Merelli compie un bell’intervento, così come un minuto dopo è Murano, innescato dalle retrovie, scarica il destro appena entrato in area con Dini che fa buona guardia e respinge in angolo sul quale Ceccarelli ci prova con Dini che con un gran colpo di reni sventa la minaccia. Tra 73’ e 75’ è di nuovo il momento dei due nuovi: prima Ceccarelli si ritrova tutto solo in area, in mera sospetta posizione di fuorigioco, e manda alto a tu per tu con Dini; poi Albadoro al volo da fuori, costringe ad un’altra super risposta di Dini con i pugni. Zauli manda dunque dentro Kostadinov e Bruzzaniti per dare forza giovane ai suoi richiamando Gomez e D’Angelo. Il Picerno insiste comunque ma il Crotone non vuole, almeno, perderla, lanciando il cuore oltre l’ostacolo e provando a ribaltare l’inerzia con la giocata. Ma anche Merelli è attento sulle palle inattive del Crotone che esce a disinnescare con i tempi giusti. Si chiude con fasi spezzettate ed inconcludenti (anche dopo l’entrata dell’altro baby Cantisani per D’Ursi) una gara quasi sempre aperta anche se il Picerno ha avuto le occasioni migliori. Ed anche nei 4 minuti di recupero la gara non si sblocca lasciando ai pur volenterosi pitagorici la consapevolezza di un campionato anonimo che non si sblocca.
Il tabellino
AZ PICERNO 4-3-2-1 Merelli; Cadili, Biasiol, Guerra, Albertini; Pitarresi (dall’85’ Ciko), Gallo, Graziani (dal 63’ Albadoro); E. Esposito, Santarcangelo (dal 63’ Ceccarelli); Murano. ALLENATORE: Longo.
CROTONE 3-5-2 Dini; Rispoli, Gigliotti, Loiacono; Tribuzzi, D’Angelo (dal 76’ Bruzzaniti), Zanellato, 26 D’Ursi (dall’89’ Cantisani), 3 Giron; Comi (dal 63’ Vitale), Gomez (dal 76’ Kostadinov). ALLENATORE: Zauli.
ARBITRO: Antonino Costanza
AMMONIZIONI: Al 43’ Albertini (AZP); al 58’ Zanellato; all’80’ Loiacono; all’86’ Esposito (AZP)