Ieri il no ai lavori di ammodernamento dello stadio "Ezio Scida" da parte della soprintendenza ai beni culturali che ha gettato nello sconforto più totale i tifosi del Crotone. Un no deciso e netto che rischia di far emigrare a Pescara la prima storica squadra pitagorica in massima serie. Un no trasformatosi nelle ultime ore.

 

in "nì" e, si spera, possa tramutarsi ancora, in un responso totalmente positivo. Ne è convinto il sindaco di Crotone, Ugo Pugliese promotore di un vertice in Prefettura insieme ai vertici della Soprintendenza, della società rossoblu, tecnici e assessori del comune. A bloccare i lavori è il vincolo ministeriale che insiste sull'area intorno allo stadio che nega di fatto qualsiasi costruzione.

 

L'amministrazione Comunale preso atto del diniego si è impegnata a presentare una nuova domanda di autorizzazione provvisoria, con una nuova progettazione, che consiste nella richiesta di occupazione di suolo pubblico sul quale posizionare strutture mobili e/o rimovibili rappresentate dall'allargamento della curva Sud e della tribuna in modo da preservare l'esigenza di tutela dei beni archeologici e nello stesso tempo garantire lo svolgimento delle partite all'Ezio Scida.

 

"Lunedì mattina l'amministrazione presenterà una nuova soluzione tecnica – ha spiegato Pugliese - ed entro mercoledì il Soprintendente, dopo l'esame, la rappresenterà alla Commissione Regionale dei Beni Culturali, impegnandosi nel più breve tempo possibile a rilasciare la relativa autorizzazione" aggiunge il sindaco Pugliese. Stiamo facendo il massimo possibile – ha continuato il primo cittadino - nei tempi contingentati che abbiamo avuto dal nostro insediamento, per fare in modo che la serie "A" i rossoblù la giochino allo Scida. Il nostro impegno è costante e continuerà incessantemente nei prossimi giorni. Ringrazio il prefetto – ha chiosato Pugliese - per il grande supporto istituzionale ed il soprintendente Pagano per la disponibilità offerta" conclude il sindaco Pugliese.