Bando ai soliti beceri stereotipi: oltre che per la propria squadra gli ultras hanno un cuore sensibile anche per i sofferenti ed i bisognosi. A Catanzaro gli U.C. 73  e gli altri gruppi della curva Massimo Capraro hanno varato un progetto sociale di tutto rispetto, ancora in corso di definizione per l’intero arco dell’anno sportivo.

Maxi raccolta davanti al Ceravolo

«Ultras per il sociale – dice al nostro Network LaC Francesco Truglia, componente del direttivo UC –  in questi giorni prevede una raccolta suddivisa sia per quartiere e sia su appuntamento mirato nella nostra sede. Seguirà un’altra giornata martedì 19 e poi sabato 23 in occasione di Catanzaro-Mantova, quando per prima volta si andrà allo stadio anche per fare beneficenza e donando, appunto, degli alimenti di prima necessità. La distribuzione è pensata per tutti quelli che hanno bisogno in ogni singolo quartiere, abbracciando l'intera città da Sant'Elia a Lido». 

Scanner, derrate e donazioni Airc

Uno spirito, quello messo in campo dagli ultras giallorossi che il mese scorso ha ottenuto già un primo obiettivo. «Tra tutti i gruppi della curva abbiamo raccolto 1.600 euro serviti per acquistare e consegnare uno scanner venoso all'azienda Dulbecco della nostra città: l’idea ha riscosso grande successo in termini solidali. Anzi colgo l’occasione – aggiunge Truglia – per anticipare che a dicembre si svolgerà un'altra iniziativa con una donazione per l'Associazione italiana Ricerca per il cancro (Airc)».

Chiamate da tutta Italia

Un cambio di passo nella convinzione di poter contribuire al miglioramento sociale. «L’annuncio di questa nostra iniziativa sulle pagine social ha suscitato tantissimo interesse perché stiamo ricevendo chiamate da tutta Italia, soggetti di qualsiasi categoria, dalla famiglia semplice all’esercente. Questo significa – conclude Truglia –che il Catanzaro è l'unico elemento, il fattore comune capace di unire davvero tutta la città».