Il 2023 della Gioiese è stato ricco di alti (tanti) e bassi (qualcuno). I Pianigiani dopo la cavalcata della scorsa stagione, conclusasi con il triplete in Eccellenza, hanno vissuto una seconda parte dell'anno all'insegna dei momenti difficili. Nel mese di maggio passato, già dai giorni successivi ai trionfi sul rettangolo verde, la società ha messo in atto una rifondazione radicale che ha avuto inizio con la decisione, criticata da molti, di esonerare l’allenatore Graziano Nocera. Con l’uscita di scena del tecnico di Gioia Tauro e molti uomini di fiducia che l’hanno seguito, ad agosto si è dovuto riformare l'intero organico partendo da zero. Questo ha causato diverse problematiche e spese. Tantissimi calciatori si sono avvicendati in riva al Petrace.

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Alcuni di questi acquisti, poi, sono risultati infelici, con atleti che si sono rivelati non all’altezza delle aspettative. A giugno a preannunciare un campionato complicato era avvenuta la separazione con il direttore sportivo Antonio Galardo, annunciato tramite conferenza stampa qualche giorno prima. Nel contempo si era ufficializzata la nuova guida tecnica di Alessandro Caridi e del proprio staff. Il mister ha iniziato a lavorare cercando di aggregare La Rosa e di imporre una propria veduta tattica. La stagione calcistica per la Gioiese è iniziata facendo ben sperare con la vittoria a San Luca in Coppa Italia con la doppietta di Mateucci, alla quale però è seguita la sconfitta nel turno successivo contro la Vibonese di Buscè, bissata una settimana dopo nella prima di campionato al “Luigi Razza” di Vibo Valentia.

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A fine settembre la scomparsa del nuovo direttore sportivo Fortunato Spadaro è stata un'altra tegola per il club. Il compianto e apprezzato dirigente è venuto a mancare in seguito a una brutta malattia. Nel turno di campionato successivo alla sua dipartita, la Gioiese, con il gol di Sofrá conquista l'unica vittoria nel torneo, in trasferta a Locri. Sembrava un'iniezione di fiducia importante, da cui iniziare a costruire un campionato diverso. Invece, successivamente, i viola perdono delle gare di misura, anche offrendo discrete prestazioni, e gli insuccessi con Sancataldese e Igea Virtus condannano mister Caridi, il quale viene sollevato dall'incarico.

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Al suo posto viene chiamato mister Franco Viola, che torna a sedersi nella panchina delle aquile della piana dopo nove anni. Alla prima con lui alla guida tecnica la Gioiese offre l'ennesima buona prestazione, affrontando senza timore la Reggina, ma uscendo sconfitta con il risultato di 0-2 dal terreno di gioco. Con il nuovo allenatore i viola conseguiranno due pareggi casalinghi con Lamezia terme e San Luca, e sconfitte sempre di misura, come la trasferta di Portici e la sfortunata gara persa in casa con il Licata dopo esser stati in vantaggio fino al 39’ del secondo tempo. Dimostrazione del fatto che la squadra, che si stava pian piano componendo, con altri 2-3 innesti poteva benissimo regalare soddisfazioni e lottare per mantenere la categoria. Sia Viola sia Caridi hanno fatto il massimo con i calciatori a disposizione, tuttavia è stata evidente la mancanza di qualcosa in più nel reparto offensivo per conquistare i tre punti.

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Ma la crisi economica che ha colpito il club ha interrotto ogni sorta di sviluppo. L'8 novembre è stata indetta l'assemblea pubblica nella sala consiliare comunale di Gioia Tauro, attraverso la quale si sono sensibilizzati gli imprenditori locali e si è chiesta una mano di aiuto. I tifosi sono stati vicini sostenendo il club, ma nessuna figura di rilievo si è avvicinata per supportare la squadra di Gioia Tauro, che ha deciso l’azzeramento delle cariche societarie. A fine novembre, preso atto della situazione, si sono divise le strade con mister Viola ed è tornato mister Alessandro Caridi.

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La società, nel contempo, ha rescisso consensualmente i contratti con i calciatori di maggiore spessore, per ridurre così le spese. Nelle ultime gare del campionato di Serie D la Gioiese è scesa in campo con moltissimi giovani e parte della formazione Juniores. I risultati, com’era prevedibile, sono stati tutti sfavorevoli, e con l'ultima partita persa in casa contro il Castrovillari, diretta concorrente per la salvezza, le sorti del club sembrano segnate. I viola sono ultimi a quota 4 punti.

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Adesso la società, che per ora ha sempre come presidente Cesare Raso, sta puntando forte sul settore giovanile, ambito in cui sta riscuotendo soddisfazioni, con la realizzazione della scuola calcio e i successi delle formazioni Giovanissimi, Allievi e Juniores nazionale. I metaurini hanno dichiarato che intendono lasciare le porte aperte per chiunque volesse apportare il proprio contributo alla squadra e, intanto, si provvederà a risanare tanti aspetti, con l’obiettivo di concludere dignitosamente il campionato, gettare le basi per un futuro più stabile, e nel giro di qualche anno tornare forti quanto prima.