Il calcio calabrese oggi piange la scomparsa di un'icona come don Mimmo Mercuri. Autentico maestro di vita e di sport, per decenni è stato la guida di generazioni di ragazzi del territorio della Piana di Gioia Tauro. Una leggenda che sopravvivrà anche alla vita terrena. Negli anni '50 ha indossato le maglie di Ascoli, Acireale, Gioiese, con cui ha segnato tantissimi gol e lasciato ricordi indelebili nei tifosi

Successivamente è stato allenatore delle squadre del comprensorio come Cittanova, Locri, Vibonese, Villese, e naturalmente Gioiese. Del club viola era presidente onorario dalla passata stagione. Il calcio è nel Dna di famiglia, infatti don Mimmo è il padre di Agostino Mercuri e nonno di Marco Condemi, due atleti di questa disciplina che in epoche diverse hanno lasciato il segno. Don Mimmo è stato insignito alla Stella al merito dello sport, poiché si è contraddistinto per valori umani e competenza.

Dagli anni settanta a Gioia Tauro ha fondato una scuola calcio, che fino agli anni 2000 ha fatto crescere migliaia di giovani, infondendo insegnamenti fondamentali per lo sviluppo sportivo e soprattutto umano. Lezioni di educazione e rispetto che quei ragazzi, adesso diventati adulti, portano nel cuore e mai dimenticheranno.