La finale play off di serie A2, tra Polistena e Viterbo è stata sospesa al 5’ della ripresa dal direttore di gara, dopo un presunto sputo arrivato dalla tribuna del Palazzetto dello sport di Lazzaro all’indirizzo del secondo arbitro. In attesa di conoscere la decisione del Giudice Sportivo, questo sembra essere il motivo scatenante che ha portato alla sospensione del match. A distanza di 24 ore, la società reggina – che rischia il 6-0 a tavolino – ha diffuso un comunicato stampa in metrito a quanto accaduto. «Quello che è successo ieri all’interno del Palazzetto di Lazzaro è inconcepibile – si legge nella nota -. Crediamo di essere vittime di un disegno prestabilito e le immagini della partita parlano da sole». La società bianconera contesta innanzitutto la decisione del direttore di gara di non ammonire un calcettista ospite, poco prima dell’episodio incriminato: «Angelo Creaco subisce un evidente colpo da parte di un avversario e pur dolorante non fa nulla per meritare il primo cartellino giallo ad opera del Sig. Tullio Graziano di Palermo. Unico torto di Creaco è di vestire la casacca del Futsal Polistena?»

Ma nella lunga nota stampa la società reggina contesta anche altre scelte daparte dell’arbitro: «Ricevuta palla da Martino, un metro e mezzo prima che arrivi l’avversario – il quale evidentemente voleva fare muro –  Creaco si libera della sfera verso Fortuna e si lancia nell’aria avversaria, ma l’arbitro interrompe il gioco, fischiando un ipotetico fallo da parte del giocatore bianconero. Ma quale interesse avrebbe Creaco a colpire un avversario mentre si dirige da solo verso la porta avversaria? Tant’è che riceve il secondo giallo, questa volta ad opera del Sig. Giovanni Losacco di Bari, con conseguente espulsione. Motivo?»

Il comunicato entra dunque nel merito dell’episodio incriminato, cioè il presunto sputo ricevuto dal secondo arbitro: «Riprende la partita con il Futsal Polistena che, anche se in inferiorità numerica, riesce a difendere bene e addirittura imbastisce una buona azione che per poco non frutta la terza segnatura. A questo punto il Sig. Tullio Graziano di Palermo ferma il gioco e, dirigendosi verso il collega dalla parte opposta del campo, pensa di essere stato colpito da uno sputo (eventualmente qualcuno del Futsal Polistena o dell’Active Network?). Il punto che lui mostra è all’interno del braccio. Come può – essendo lui di spalle al pubblico – essere stato colpito in quel punto?».

Ed in conclusione: «Come dichiarato ieri dal presidente Marcello Cordiano, la società è pronta a dare battaglia in ogni sede, per dimostrare quali sono stati i reali fatti avvenuti ieri nel corso della partita, convinti di essere stati corretti prima, durante e alla fine di questa partita, chiusa 15 minuti prima da una scellerata scelta arbitrale».