La storia di Federico Pizzuto, accomuna tanti giovani calabresi emigrati per rincorrere i propri sogni. Il trentaduenne è originario di Campora San Giovanni, frazione del comune cosentino di Amantea e la Calabria l’ha lasciata dodici anni fa per motivi legati allo studio.
La laurea in Scienza dell’attività motoriaall’università “Foro Italico” di Roma e l’Erasmus a Oporto.

La prima occasione in Portogallo 

Proprio in Portogallo la classica “svolta” della vita personale e professionale di Pizzuto. Qui, infatti, l’incontro con il professore Paulo Colaço e la collaborazione che lo ha visto impegnato a lavorare nella preparazione atletica di fondisti e mezzofondisti: tra questi, anche la triatleta Vanessa Fernandes, medaglia d’argento alle olimpiadi 2008 di Pechino.

«Dopo aver finito l’università ho iniziato un master in Portogallo – ci dice Federico ho avuto l’opportunità di lavorare con il settore giovanile del Porto e con tanti giocatori talentuosi come Ruben Neves, Fabio Silva, Vitinha e con Diogo Dalot, giocatore che attualmente è in forza al Milan».

Arrivano gli Stati Uniti 

Nel 2018 la decisione di trasferirsi negli States ed in Ohio l’inizio dell’avventura nella MLS, come preparatore atletico, dei Columbus Crew.

«Negli Stati Uniti la preparazione atletica è al centro del lavoro di ogni squadra – afferma Pizzuto – rispetto al calcio europeo ed italiano si dà meno spazio a tecnica e tattica ma di contro c’è grande attenzione per la parte atletica che monitoriamo costantemente anche attraverso l’uso della tecnologia. Elaboriamo ed analizziamo durante gli allenamenti e le partite tutti i dati ed i parametri atletici dei giocatori per cercare di limitare gli infortuni e massimizzare la loro performance»

La favola dei Columbus Crew ed il trionfo in Mls

Come ogni storia, anche quella di Federico e dei Crew è tutta da raccontare: la squadra nel 2017 rischiava il fallimento, ed a salvarla furono i tifosi, i quali crearono un movimento chiamato “Save the Crew” che permise alla squadra di Columbus di continuare la sua avventura nel campionato a stelle e strisce. Una storia che ha assunto il crisma di favola quest’anno, con la conquista della MLS, grazie al 3-0 in finale contro Seattle.

«È stato bellissimo – ci dice soddisfatto Federico – è passato qualche giorno ma siamo ancora euforici». Pizzuto non ha però dimenticato le sue radici: «Un calabrese non dimentica mai la propria terra, soprattutto quando c’è il legame con la famiglia e gli amici. Sono partito 12 anni fa ma almeno una volta l’anno faccio ritorno nella mia terra». Un pizzico di Calabria Federico l’ha addirittura portato a Columbus: «Ho il classico carattere da calabrese, tenace e determinato. Durante gli allenamenti con i miei modi di fare molti mi dicono “sei aggressivo come Gattuso” ed io sorrido. Ho anche insegnato qualche parola in dialetto calabrese ai giocatori, Milton Valenzuela quando sbaglia qualcosa durante gli allenamenti mi guarda e spesso esclama “chi vrigogna” (che vergogna in cosentino) ed anche in questo caso il sorriso è d’obbligo”.

La passione per il Cosenza Calcio 

Ma la “calabresità” di Federico emerge anche dalla passione per il Cosenza: « Per via del fuso orario e del lavoro non riesco sempre a guardare le partite dei lupi ma seguo attraverso i risultati ed anche oltreoceano faccio il tifo».