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Promuovere lo sport come strumento educativo e momento di aggregazione sociale attraverso un video, è quello che ha fatto la Scuola Calcio ASD di Simeri Crichi, piccolo paese della provincia di Catanzaro, realizzando una sorta di "pubblicità progresso" per lanciare un messaggio chiaro: lo sport aiuta a crescere in modo responsabile e agli adulti spetta il compito di "allenare" i giovani ad una vita sana e onesta. Un'idea semplice ed efficace dunque che ha coinvolto i ragazzi del luogo facendoli diventare protagonisti di un messaggio del quale loro stessi insieme ai genitori sono i destinatari. Sullo sfondo le immagini di un paese nel quale generazioni diverse si confondono, nel quale gli usi di un passato a tratti sbiadito incontrano le nuove tecnologie e tutto ciò che comportano, un luogo nel quale si può ancora crescere in maniera genuina, dove i valori sono ancora facilmente riconoscibili e a volte parlare ai ragazzi può essere più semplice. Una telecamera, un pallone e i giovani del luogo hanno dato vita al video dal titolo "educate i vostri figli allo sport... sarà la loro droga". L'iniziativa è partita del presidente dell'associazione sportiva Filiberto D'Imperio, subito condivisa da genitori e figli. Ed è proprio lui a raccontare come e perché è nata questa idea.
Un'idea semplice ed efficace
«Premetto che, oltre ad essere un “malato” di calcio “sano”, mi piace registrare video e montarli in modo tale che si abbia sempre voglia di guardarli e riguardarli senza mai annoiarsi. Per usare un termine più vicino al mondo dei giovani, posso definirmi un videomaker per passione. L’idea nasce circa 2 anni fa, guardando su youtube i vecchi spot di una nota marca di scarpe e abbigliamento sportivo (nostalgia canaglia), in particolare quello del mondiale di calcio USA ’94. In precedenza - prosegue Filiberto D'Imperio - avevo già realizzato qualcosa di carino per i miei ragazzi della Scuola Calcio ma sono dei video che raccontano la vita associativa, le partite di campionato, le vittorie e le sconfitte, vari momenti di aggregazione, in maniera molto sintetica e avvolgente. D’altronde i ragazzi di oggi smanettano molto sui social, dunque la strategia adottata dalla nostra associazione è cercare di attirarli da lì portandoli nel campo e contemporaneamente rimettendoli in maniera attiva sui social… Quindi, dentro di me nasceva la voglia di creare qualcosa con i ragazzi, che colpisse la coscienza delle persone e che nello stesso tempo lanciasse un avvertimento. Ce l’avevo sotto gli occhi di tutti i giorni, e ce l’ho ancora oggi, ma non riuscivo a vederla…beh…io sono una persona molto a contatto col tessuto sociale del paese e ogni volta che mi fermo in un bar per un caffè non posso non sentire quel rumore fastidiosissimo delle slot machine, dove persone di tutte le età e di entrambi i sessi gettano in una “macchinetta” i loro stipendi, pensioni, paghette settimanali, risparmi, la paga di una giornata lavorativa (fatta magari anche in nero) sperando che quella gli restituisca la fortuna di non dover preoccuparsi più “di portare il pane a casa” e, invece, non capisce che sta gettando se stesso e il futuro della sua famiglia».
Come hanno reagito all'iniziativa i ragazzi di Simeri Crichi? «Ho la fortuna di avere dei ragazzi molto attivi e che mi seguono moltissimo in ogni iniziativa, quindi l’entusiasmo e la voglia di partecipare alle riprese erano dalla mia parte. Ho anche dei genitori fantastici che affidano i loro figli a me e agli istruttori dell’associazione che seguono alla lettera le mie poche ma semplici regole: educazione, uguaglianza e lealtà. Personalmente la chiamo anche scuola di vita, perché non dimentichiamoci che da noi passano e passeranno gli Uomini del futuro. Inoltre i crichesi hanno avuto la possibilità di vedere e apprezzare come opero con i bambini e i ragazzi sin dal primo Oratorio estivo organizzato dalla parrocchia del paese che risale al 2010».
Il messaggio del video
Dunque qual è il messaggio che parte da un piccolo centro come il vostro e quanto, proprio in un comune così piccolo, è importante lo sport come momento di svago e aggregazione? "Io amo il calcio ma anche lo sport in generale, amo soprattutto quei valori che si trasmettono solo attraverso di esso. L’aggregazione, lo svago, ma anche lealtà, sacrificio, disciplina, sono aspetti fondamentali per una società civile migliore allontanando insidie che ogni giorno minano la tranquillità delle famiglie. Droga, alcol, gioco d’azzardo, ma anche criminalità non sono così lontane dalla porta di casa nostra. Quindi il messaggio è inequivocabile: cari genitori, zii, nonni, parenti tutti, ma anche care istituzioni, amministratori locali e nazionali, maestre, professori, presidenti, allenatori, istruttori, insomma, chiunque detiene la responsabilità civile, ma soprattutto morale, di guidare il presente e costruire il futuro dei giovani, lo possiamo fare solo con il nostro esempio di vita quotidiana, in maniera trasparente e cristallina e lo sport, praticato presso delle strutture associative sane, è un ottimo vaccino. Permettimi una conclusione del tutto personale. Sono un genitore di tre figli dell’età di 11, 8 e 3 anni - conclude il presidente della Scuola Calcio Asd Simeri Crichi - e, come tutti, temo quotidianamente per il loro futuro, ma non resto fermo a guardare che le nuove “malattie sociali” prendano il sopravvento e quindi a piangermi addosso. Se io insegno loro a piangere perché si sono fatti male o per una delusione o perché non ce la fanno a fare qualcosa, quale esempio sono io per loro? Questo non servirebbe a nulla. Al contrario, bisogna insegnare loro a reagire per risolvere il problema. Ed è quello che faccio con i miei figli e con i ragazzi di Simeri Crichi, offrendo loro l’opportunità di vivere l’infanzia e la gioventù in un ambiente sano".
Rossella Galati