E' stata la prima assemblea di Lega sul campionato che verrà. Parole, tante. Decisioni, poche. Riunione più che altro interlocutoria a Firenze tra tutti i club che comporranno la prossima Serie C. Ecco la prima notizia ufficiale è proprio legata al nome. Si torna al passato. Non più Lega Pro. La terza serie nazionale si tornerà a chiamare Serie C, appunto. Denominazione vintage, organizzazione nel segno dell'innovazione. Il numero uno di Lega, Gravina, ha espresso il suo desiderio di tornare a 60 squadre, 20 per ogni girone. Ma anche questa è una decisione che verrà, messa ai voti nella prossima riunione.

 

Al pari della novità assoluta di allargare i play off a 10 squadre. Già deciso, invece, il destino delle famigerate squadre "B". Al momento sono escluse. Possibile un loro ingresso nei prossimi anni. Scartata anche l'ipotesi di dividere i gironi in maniera verticale. Buona notizia soprattutto per i club che in caso contrario avrebbero dovuto prevedere un maggior budget per le trasferte come accadde, con risultati pessimi, già nel 2011.

 

Già presentata la novità legata ai diritti tv. Somma che verrà fuori dagli introiti incassati dalla vendita dei tre pacchetti strutturati ed organizzati da Sportube, il canale esclusivista di tutte le partite di terza serie.

 

Gli utenti potranno scegliere fra tre tipologie differenti:

TRASFERTA SQUADRA a per vedere tutte le partite in trasferta di una singola squadra.

SINGOLA SQUADRA per vedere tutte le partite in casa e in trasferta di una singola squadra.

SINGOLA PARTITA per vedere una sola partita

 

Il 40% dei proventi sarà uguale per tutti, il 5% dipenderà dal bacino d'utenza e il 5% deriverà dai risultati sportivi. Il 50% resterà, invece, alla società a cui la Lega ha ceduto i diritti.